Favarin, il peso della sconfitta. “Siete solo pellegrini e picchiatori”
Il tecnico del Gavorrano insulta l'Alessandria e l'arbitro
Il tecnico del Gavorrano insulta l'Alessandria e l'arbitro
Alessandria non è mai stata terreno di conquista per Giancarlo Favarin. Chissà, si vede che l’aria del Moccagatta gli è indigesta, o forse è colpa di una sconfitta che è anche, in buona parte, colpa sua. “L’Alessandria è una squadra di pellegrini che farà fatica a salvarsi. Pellegrini e picchiatori”. Cosa è successo? Solo 48 ore prima, ai microfoni di Radio Voce Spazio, aveva sottolineato il valore dei Grigi e i rischi della gara. Adesso, forse senza rendersene conto, abbassa ancora il giudizio sulla sua squadra, perché perdere contro dei ‘pellegrini’ proprio così da elogi non è. Ma è tutta colpa dell’Alessandria e dell’arbitro. Già proprio l’arbitro che dà il rosso diretto a Gonzalez. “Avrebbe dovuto espellerne almeno un paio prima di giocatori dell’Alessandria. Hanno picchiato fin dal primo minuto, abbiamo un giocatore con il naso rotto che è andato al pronto soccorso. Per un colpo preso al volto dopo meno di un minuto”. Giocatore, Borghini, sostituito solo dopo 37 minuti. “Gli girava la testa, con un colpo così”. Non ammette, Favarin, che in 11 contro 10 e avanti di una rete, magari ci sono stati errori di gestione, anzitutto dalla panchina: proprio il doppio cambio nel finale del primo tempo, e Merini richiamato dopo aver evitato il rosso, ‘graziato’ dall’arbitro che gli sventola solo un giallo, ma a rischio. “Merini è uscito perché toccato duro sulla caviglia”. Sarà, ma è uscito senza neppure un cenno di zoppia o di fastidio. “Nel secondo tempo ci sono stati fatti inaccettabili. Il rigore, ma non solo”. Vuole dire che l’Alessandria ha vinto grazie all’arbitro? “Dico che ci sono fatti gravi che hanno cambiato la partita”. Ma la rete annullata a Cazzola era valida. “Il rigore non c’era e senza quel rigore l’Alessandria non avrebbe mai segnato”. Alle domande risponde “la conferenza stampa la faccio io, non voi”. Poi si alza e se ne va e qualcuno gli ricorda che la sua squadra, così ‘corretta’, ha passato molti minuti a drammatizzare. E quando l’Alessandria ha messo fuori palla per i soccorsi ad un infortumato del Gavorrano, alla ripresa i giocatori non l’hanno restituita e hanno provato anche ad andare a segnare: pellegrini e anche poveri di senso, sportivo e umano