Il ct Cassani ‘battezza’ AcdB Museo
Il viaggio inizia sul velocipede di Carlo Michel, insieme a Davide Cassani, ed è come se l’industriale della birra, appena sceso dal treno di ritorno dall’Expo di Parigi, con questo ‘trabiccolo’ che fa sgranare gli occhi a tutti gli alessandrini, si mettesse in testa al gruppo per guidarlo dentro AcdB. Dentro il museo che la città delle biciclette si è regalata e ha regalato agli appassionati, ai curiosi, agli innamorati della storia e a quelli che cercano i modelli più all’avanguardia. L’idea lasciata in eredità, a luglio 2016, da una mostra con un successo straordinario, è diventata realtà, perché i sogni si avverano quando c’è una volontà forte. Può dirlo Gianpaolo Coscia, presidente della Camera di Commercio, con il sorriso di chi è appena passato sotto il traguardo. “Ce l’abbiamo fatta” e taglia il nastro, insieme a Giovanni Meazzo e ad un ospite d’eccezione, il ct azzurro, e il percorso, al terzo piano di Palazzo Monferrato, può iniziare. “Sono felice di essere qui, nel giorno in cui nasce un museo che avvicina le persone al ciclismo – le parole di Cassani – Complimenti per questa realizzazione, che ripercorre la storia della bicicletta con tanti passaggi, sia storici che tecnici. Il viaggio di grande interesse è proprio questo, perché ci stimola a pedalare”. Con Cassani anche olimpinici della pista, come Antonella Bellutti, Marino Vigna, Nico De Lillo e Marco Pettenella, figlio di Giovanni. Al ‘battesimo’ molti figli e nipoti di campioni: Marina Coppi, Costanza Girardengo con la figlia Michela, Serena Malabrocca, Giovanni Ferrari Cuniolo. E corridori come Giorgio Zancanaro, che ha dato al museo la bici con cui vinse la tappa del Giro d’Italia proprio in Alessandria. E una delegazione della squadra della Artoni Giocattoli. Nella sala social un allestimento di grande effetto con le immagini raccolte grazie all’iniziativa del Piccolo, media partner del museo, che testimonia il legame di Alessandria, degli alessandrini e del territorio con la bicicletta. Sul Piccolo fra poco in edicola ampi servizi sull’evento e sul museo, aperto alle visite di tutti e, in alcune mattine, anche delle scuole