Ranieri c’è, Gazzi e Giosa no. Per la Coppa che adesso conta
Domani sera ecografia per il centrale. I numeri pesanti che bocciano
Domani sera ecografia per il centrale. I numeri pesanti che bocciano
Ranieri è di nuovo in gruppo a tempo pieno e, dunque, per martedì sera, sarà a dispozione. Gazzi, invece, anche oggio ha lavorato a parte. E domani, lunedì, in serata, ecografia per Giosa, sostituito, a Piacenza, in avvio di rpresa, da Piccolo per un dolore al polpaccio. Marcolini non ha dato pause: impossibile adesso che, all’orizzonte, ci sono impegni cruciali e c’è da migliorare una classifica che i Grigi si sono costruiti, specchio fedele di una squadra senza anima e con limiti enormi. Una squadra assemblata male, e adesso tocca a Marcolini provare a mettere dentro almeno un paio di idee tattiche che servano a trasformare, prima di tutto, la testa, “perché è la testa che fa andare le gambe nel modo giusto o in quelle sbagliato”. Così il tecnico, che dopo una sola partita in panchina, si ritrova terzultimo. Non è la prima volta per i Grigi, che terzutlini lo sono stati alla vigilia del posticipo con l’Olbia, quando però tutti gli altri incontri, ad eccezione di Carrarese – Pisa, erano stati regolarmente giocati. Questa volta è una posizione ancora più pesante, perché devono passare giorni, e un nuovo turno di andata, per provare a rimediare. Il successo esterno del Pro Piacenza, 1-0 a Gavorrano, e quello del Prato, in casa con l’Olbia, complicano il cammino dei Grigi, a partire dalla partenza, da Alessandria. Dove i tifosi sono allo stremo, ma non di rabbia, perché quella componente c’è e anche in abbondanza. Troppi i dati che fanno preoccupare: i Grigi, anche da terzultimi, hanno l’atteggiamento del più forte, che però si accompagna alla paura alla prima difficoltà, ed è la combinazione peggiore e più dannosa. Per una Alessandria, e sono solo pochi numeri di una grande disfatta, che nelle ultime cinque gare ha perso quattro volte, una in casa e tre in trasferta, subendo 10 reti, con una media, dunque, di due a partita, con carenze, nella fase difensiva, amplificate da un atteggiamento di sufficienza, che fa ancora più paura. La Coppa Italia di C diventa una strada, lunga, di significato, perché chi se la aggiudicherà sarà direttamente in semifinale playoff. Di questi tempi, quelli di un terzultimo posto in un fondo classifica che fa tremare i polsi, con cinque formazioni racchiuse nello spazio di 4 punti, è un obiettivo da rivalutare. Preoccupandosi, prima di tutto, di dare un senso di squadra a questo gruppo pensato e realizzato molto male, che al mercato sarà srtravolto. Ma prima di gennaio chi c’è adesso deve impegnarsi per non consegnare, a chi arriverà in rosa, questa versione dei Grigi.