Nel crollo al ‘Garilli’ si salvano in pochi: errori e grossi limiti
Le pagelle bocciano l'Alessandria. Solo Sestu e Cazzola sufficienti
Le pagelle bocciano l'Alessandria. Solo Sestu e Cazzola sufficienti
AGAZZI Infilzato: a chi pensava che suoi errori fossero messaggi alla società sulla gestione Stellini, è arrivata la conferma che, invece, ci sono limiti enormi e sbagli grossolani per incapacità e incertezza. Su almeno due delle tre reti. L’insicurezza nasce dalla porta: 4.5
CASASOLA Intermittente: fino a quando riesce ad abbinare recuperi in fase difensiva alla spinta in fase di costruzione, anche verticalizzando, è uno dei più propositivi. Quando la squadra arretra e si appiattisce, anche lui si spegne: 5.5
CELJAK Doubleface: (dal 38’st) Pochi minuti, il tempo per la complicità nella terza rete, ma anche un salvataggio che evita il poker: ng
GOZZI Fragile: Da uno con il suo fisico e la sua esperienza è lecito attendersi, come minimo, solidità. Invece manca quella, manca la precisione, manca la forza e gli attaccanti, con lui, si esaltano: 4.5
GIOSA Ordinato: Fin che sta in campo contiene in maniera sufficiente, con rischi limitati anche se con scarsa solidità.Un problema al polpaccio determina il campo: 5.5
PICCOLO Immobile: (dal1’st) Ed è una immobilità che diventa complicità nella rimonta del Piacenza: nel primo gol anche lui guarda Corazza colpire indisturbato, ma anche negli altri due ha una rigidità e una assenza preoccupante: 4.5
FISSORE Duro: Mettere decisione e forza negli interventi serve, certo, ma non sempre rischiando di lasciare la squadra con un uomo in meno per interventi ai limiti del rosso. E senza garantire, nella ripresa, una marcatura efficace: 5
NICCO Indecifrabile: Quando la squadra riesce a sviluppare gioco, per buona parte del primo tempo, partecipa alla manovra mettendo sostanza, ma quando il Piacenza riapre la partita quasi scompare, bloccato e spesso scavalcato: 5
CAZZOLA Impegnato: la volontà mette, l’impegno sicuramente più di quasi tutti i compagni. E quando la diga, in mezzo, incomincia a fare acqua è l’unico che tampona, o almeno prova, e anche l’ultimo a tuffarsi sul pallone del possibile pareggio: 6
BRANCA Fantasma: C’è in distinta, in campo scompare, persone nelle sue ‘veroniche’ che hanno poco senso e nessuna utilità. Macchinoso, prevedibile, ‘monopiede’, assolutamente involuto anche nel ruolo che dovrebbe essere più suo: 4.5
BUNINO Inutile: (dal 42’st) non ha neppure il tempo di entrare nella gara. Se l’idea era aggiungere peso in avanti per cercare il pareggio, questo effetto proprio non si è notato: ng
SESTU Ispirato: Fa, abbastanza bene, quello che Marcolini gli chiede, agendo dalla metacampo in su e obbligando spesso al raddoppio, e Mora fatica tantissimo. Mette moli palloni in area, da un suo cross nasce il vantaggio. Quando la squadra si abbassa, si vede e si sente meno: 6.5
RUSSINI Intermittente: (dal 25’st) Dovrebbe aiutare la squadra a sviluppare la manovra offensiva già nella propria metacampo e a cambiare passo. Ma non gli riesce quasi mai e la leggerezza fisica lo penalizza in contrasti: 5.5
GONZALEZ Incompleto: Non è un tiro dalla una distanza, smanacciato in porta da Fumagalli, che salva una prestazione ancora al di sotto delle aspettative nei suoi confronti, Da aggiungere un paio di assist, fra cui quello del possibile raddoppio, ma comunque sempre troppo poco: 5.5
MARCONI Non Pervenuto: In area si vede pochissimo e non si sente. Per il resto troppo preso a spizzare palloni senza neppure rendersi conto se ci sono compagni vicini da servire. Un colpo di testa sterile è il suo magrissimo bottino: 4.5
FISCHNALLER Leggero (dal 25’st) Da un attaccante che dovrebbe saper attaccare la profondità Marcolini si aspetta proprio questo, per alzare la squadra troppo abbassata e infilare la difesa avversaria. Non succede quasi mai: 5