Alessandria a picco. ‘Stellini dimettiti’ l’urlo del Moccagatta
Giganteggia la Viterbese. Contestazione a Sensibile, che resta immobile in tribuna
Giganteggia la Viterbese. Contestazione a Sensibile, che resta immobile in tribuna
Alessandria – Viterbese 1-3
Alessandria (4-4-2): Agazzi; Casasola, Gozzi, Giosa (39’st Sciacca), Celjak (25’st Bellomo); Sestu (39’st Bunino), Cazzola, Ranieri (42’pt Russini), Nicco; Gonzalez (39’st Fischnaller), Marconi. A disp.: Vannucchi, Pastore, Pop, Fissore, Branca, Rossetti. All.: Stellini
Viterbese (4-3-3): Iannarilli; Celiento, Antanasov, Sini, Varutti; Baldassin, Musacci, Cenciarelli (40’st Zenuni); Tortori (1’st Peverelli), Bismark (28’st Mendez), Vandeputte (28’st Sané). A disp.: Pini, Micheli, Mbaye, Di Paolantonio. All.: Sottili
Arbitro: Garofalo di Torre del Greco
Assistenti: De Palma e Lucia Abruzzese di Foggia
Reti: pt 6′ Bismark, 26′ Celiento; st 4′ Cenciarelli, 11′ Gonzalez
Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 2100 circa (743+1280) Ammoniti: Sestu, Sini per gioco falloso, Gonzalez, Iannarilli per comportamento non regolamentare, Bellomo per proteste. Angoli: 9-2 Recupero: pt 2′, st 4′
Il dubbio è uno solo: Stellini è incapace a gestire una rosa che, le conferme sono tante, ha subìto più che costruito, o questi uomini, in stragrande maggioranza, hanno giocato contro l’allenatore? W, terza opzione, ancora peggiore, sono davvero così bassi da fare fatica anche a lottare per la salvezza? Qualunque sia la risposta giusta, c’è da avere paura. Una tremenda paura. Perché non c’è squadra, non c’è gioco, non c’è guida. Non c’è nulla. C’è sola l’Alessandria che sprofonda. Con undici uomini di staff. Ma perché?
LE SQUADRE
Stellini torna all’antico, alla formazione del poker all’Olbia, con la coppia Cazzola – Ranieri a centrocampo, Nicco ancora a sinistra e Sestu a destra. In difesa ancora Celjak a sinistra, l’attacco sempre con Gonzalez e Marconi. La Viterbese recupera Antanasov in difesa, e in attacco, nel 4-3-3, Sottili, nuovo tecnico, preferisce Bismark a Mendez. Subito in avvio il campo gli dà ragione
LA PARTITA
Sei minuti e ka Viterbese è già in vantaggio: il suggerimento di Vandeputte da destra, Bismark si incunea tra Giosa e Celjak e gira sull’angolino più lontano, beffando Agazzi. E la partita diventa subito in salita per l’Alessandria. Che prova a scuotersi all’11’, sugli sviluppi di un angolo, palla rimessa in area da Ranieri, che Giosa schiaccia e Iannarilli ci mette i pugni in tuffo. Poi molta confusione, poche idee, giocatori che trotterellano, o danno l’impressione di essere bloccati dalla paura. E al 26′ la Viterbese raddoppia. Agazzi è bravo a trovare l’angolino basso in tuffo sulla punizione di Vandeputte, ma non trattiene, la palla resta lì, Tortori la rimette in area, sulla prima conclusione Giosa respinge, ma Celiento riprende e indovina l’angolino giusto e difesa e Agazzi tutt’altro che immuni da colpe. La reazione, sterile, è una conclusione di Casasola, che entra in area su assist di Gonzalez, ma Iannarilli non si fa sorprendere. Al 42′ primo cambio obbligato, perché Ranieri si infortuna: dentro Russini, che va a sinistra, accentrando Nicco. E il nuovo entrato si presenta provando ad anticipare Antanasov e Iannarilli, ma senza esito. Poi, un minuto dopo, il colpo di testa di Cazzola è sul fondo. Mestamente negli spogliatoi: anche la Viterbese sta giganteggiando su un avversario inesistente. Non c’è limite al peggio: al 4′ della ripresa, la terza rete. controllo di destro e sinistro al volo di Cenciarelli. ‘Vergognatevi’ urla la Nord. Al 9′ ci sarebbe anche un rigore non concesso alla Viterbese. Poi, all’11’ l’Alessandria si scuote: sponda di Marconi per Gonzalez, che tocca in rete. E pochi secondi dopo ci prova Marconi, conclusione forte, che vale solo un angolo. Al 14′ il colpo di testa di Cazzola, forte, ma centrale, ma parato. Al 16′ doppio brivido, sulle conclusioni di Baldassin e Bismark. Al 18′ ripartenza dei Grigi, lanciata da Gonzalez, Iannarilli prima si oppone a Sestu e poi Casasola calcia alto. Al 20′ vola Iannarilli e alza di un nulla sulla traversa la conclusione di Marconi. Sugli sviluppi dell’angolo, incrocia Giosa e ancora il portiere, di piede, sventa. Due parate decisive. La sfuriata si esaurisce in un quarto d’ora, poco più, poi si torna al nulla e agli errori, e all’inconsistenza. Al 38′ segna di testa Marcoi, ma si è già alzata la bandierina del fuorigioco. Difficile da capire tre cambi a cinque minuti dalla fine: ennesima dimostrazione della confusione totale che regna nella testa di Stellini e il muro tra lui e la squadra. La Viterbese sfiora anche il poker, ma Peverelli grazia Agazzi.. Poi è solo contestazione: a Stellini (“dimettiti” gli urla un tifoso e il tecnico risponde ‘sì’ con il capo) e a Sensibili, che resta, da solo, immobile, in tribuna. Cambiamenti in arrivo?