Emergenza idrica conclusa a Gavi
L’acqua erogata dalla rete idrica pubblica di Gavi è tornata potabile questa mattina e poco fa il sindaco Rita Semino ha revocato l’ordinanza emessa mercoledì che vietava l’utilizzo per scopi alimentari dell’acqua erogata dall’acquedotto al servizio di Gavi capoluogo a causa di un leggero inquinamento batteriologico.
Per sopperire ai disagi la società Gestione Acqua cui è affidata la responsabilità della gestione dell’acquedotto a Gavi, ha portato nel capoluogo della val Lemme i sacchetti sigillati contenenti ognuno due litri di acqua che sono stati messi a disposizione della popolazione che ne aveva necessità. L’inquinamento batteriologico è stato rilevato dalle analisi effettuate dai tecnici del laboratorio Arpa di Alessandria mercoledì scorso, sui campioni prelevati a Gavi il giorno precedente ed immediatamente il sindaco ha emesso l’ordinanza per vietare l’utilizzo dell’acqua per scopi alimentari umani.
Le analisi effettuate ieri, giovedì, hanno confermato che l’acqua della rete idrica pubblica è rientrata entro i livelli per essere considerata potabile e pertanto il sindaco Rita Semino ha revocato l’ordinanza.
Secondo gli esperti l’innalzamento dell’inquinamento batteriologico è stato causato dalle piogge cadute da domenica a mercoledì scorsi che hanno fatto confluire attraverso le falde acque nei pozzi di captazione che erano quasi a secco a causa della persistente siccità. Ciò ha creato torbidità e inquinamento.
Disagi comunque contenuti, emergenza finita oggi e, d’altronde, il paese del grande vino bianco piemontese non poteva andare in crisi per l’acqua.