‘Più che l’errore sul gol, è l’atteggiamento nel finale di tempo che non mi piace’
Stellini: 'Con l'Olbia la stessa energia. Turn over? Molto limitato, la condizione fisica c'è'
Stellini: 'Con l'Olbia la stessa energia. Turn over? Molto limitato, la condizione fisica c'è'
Le telecamere della Rai colgono l’attimo in cui, nel finale, Cristian Stellini si gira verso la panchina con una espressione che è tutt’altro che una resa. Piuttosto è la domanda che tutti si fanno: cosa fare, se non si riescono a conquistare punti in una partita come quella di Carrara? Senza dubbio il miglior primo tempo, il vantaggio meritato, la possibilità di chiudere la gara, la sensazione che poteva essere la serata giusta. Fino all’errore di Giosa, al pareggio regalato. “L’errore ci può stare, non mi fossilizzo certo su uno sbaglio. Non dobbiamo subire gli ultimi dieci minuti della Carrarese prima dell’intervallo. Perché in quei 10 minuti i padroni di casa avrebbe potuto segnare anche il vantaggio. Invece la squadra deve continuare a giocare cpme nei primi 35 minuti”. Dunque passare sopra all’episodio e conservare la propria identità. “Proprio come abbiamo fatto in avvio di ripresa – insiste Stellini – Anche se poi, ed è un vero peccato, al primo cross che ha fatto Vassallo, Biasci ha segnato un bel gol. Troppo libero? Marcatura saltata? Rivedremo le immagini, ma non nego la bravura dell’attaccante della Carrarese. Ci abbiamo riprovato, siamo andati all’assalto, lo abbiamo fatto anche con concretezza, più che in altre gare, e siamo andati alla conclusione. Senza riuscire a segnare, è vero”. Il maggior rimprovero, dunque, si concentra sul finale del primo tempo. “Sulla concentrazione e sull’attenzione che, per una squadra come la nostra, con l’esperienza e la media di età di questo gruppo, non deve calare. Così come non deve calare lo sprito e l’intensità. Perché se, ad esempio, la mettiamo sul piano fisico, la Carrarese ha cortso molto, ma l’Alessandria lo ha fatto ancora di più rispetto a ragazzi che hanno molti anni in meno. Una nota positiva, cerro, ma non ci dà soddisfazione”. Poco da recriminare nell’episodio del raddoppio, anche se la Carrarese, con una triangolazione, ha saltato il centrocampo alessandrino. “La troppa libertà di crossare concessa a Vassallo non è di competenza del centrocampo. Pastore poteva accorciarlo forse prima, ma era già successo e quello non era il primo cross di Vassallo. Quando un assist è perfetto e l’incornata dell’attaccante altrettanto, arrivano i gol. In quell’occasione non ho molto da recriminare, perché anche gli avversari riescono a trovare belle giocate. Quello su cui recrimino è il primo gol e l’atteggiamento successivo, che non mi è assolutamente piaciuto”. Altra critica per cercare spiegazioni all’atteggiamento cambiato. Critica di gioco. “Nei dieci minuti finali e in parte del secondo tempo il nostro centrocampo, soprattutto dal lato di Cazzola, ha subito imbucate che sono da evitare”. Fra 48 ore l’Olbia. “La squadra deve mantenere l’energia di Carrara. Una energia che ci ha spesso accompagnati in trasferta. Ora torniamo a casa, senza alcun tipo di assillo, ma portando nel nostro stadio questa energia, perché così riusciremo a portare anche i tifosi dalla nostra parte e il Moccagatta potrà tornare ad esultare”. Turn over con i sardi? “E’ la seconda partita del trittico, potrebbero non esserci stravolgimenti. La fatica può avvertirsi di più nella terza gara in sei giorni: più che a lavorare, dobbiamo pesnare al recupero, però a Carra la squadra ha dimostrato di essere in salute. Non sono preoccupato di questo”