Monferrato vittoria con bonus. Che vale il primato
39-17 su Piacenza per scavalcare Biella. Il corridoio dei bambini
39-17 su Piacenza per scavalcare Biella. Il corridoio dei bambini
Lo spettacolo sono i bambini (e bambine) con la maglia della società, che fanno il corridoio per le squadre che raggiungono il centro del campo, e i piccoli atleti che battono il 5 a tutti i giocatori. Lo spettacolo sono i 20 minuti iniziali, devastanti, del Monferrato Rugby, con un 19-0 che indirizza la gara con il Piacenza verso il risultato voluto, la vittoria e il bonus. E il primato, perché il 39-17 permette ai ‘leoni’ di insediarsi da soli al primo posto del girone 1 della serie B. Almeno per 24 ore, fino alle altre gare della giornata, domani, soprattutto Biella – Novara, perché in questo momento la squadra di Mandelli ha 4 punti di vantaggio sui lanieri. Una prova da applausi, contro una avversaria tutt’altro che facile, brava, soprattutto, in mischia. Un bel pubblico, i minirugbisti che, alla fine, invadono il campo per andare ad abbracciare i vincitori e poi tutti insieme al terzo tempo, anche il vicesindaco Davide Buzzi Langhi. Il campo dei ‘ferrovieri’ che porta bene, secondo successo in altrettante gare, Bergamo e oggi Piacenza, in mezzo l’impresa a Milano. Sei le mete segnate, tre nel primo tempo, con l’allenatore – giocatore Roberto Mandelli, Simone Martinetto e Francesco Brumana, e altrettante nella ripresa, una di Mattia Caramella e due di Hamid En Naour. Tre le trasformazioni, tutte di Fausto Perissinotto, che realizza anche un piazzato. Tutti gli uomini a disposizione in campo, e tutti da applausi, con una nota speciale per En Naour. Molto soddisfatto Mandelli, che dalle ultime tre gare si aspettava, dalla squadra, la risposta che ha ricevuto, anche per alzare l’asticella per il futuro prossimo. “Devastanti in avvio, con il 19-0 abbiamo demolito il morale del Piacenza – sottolinea Mandelli – In avvio di ripresa abbiamo un po’ subito il gioco macchinoso degli avversari, nel finale siamo tornati veloci ed efficaci”. Con un primato tutto meritato, che fa brillare gli occhi anche allo ‘zio’ Zucconi