‘Siamo allenati per affrontare, anche di testa, gare come quella di domani”
Stellini: "Con un pizzico di tensione in più". Ranieri al posto di Cazzola
Stellini: "Con un pizzico di tensione in più". Ranieri al posto di Cazzola
La domanda dominante è, soprattutto, una: riuscirà l’Alessandria, pensata per altri, e alti, obiettivi adattarsi subito al cambio di scenario, ad affrontare la Giana Erminio che ha un punto in più e, soprattutto, a giocare per punti che servono per allontanarsi dalla zona calda? Cristian Stellini è sicuro che i suoi uomini ce la faranno, “non è la prima volta, penso al confronto con il Prato, a giudizio vostro più debole, che l’Alessandria ha affrontato da squadra umile. Non è la prima volta, insisto, e non sarà neppure l’ultima in cui ci prepariamo a soffrire contro avversarie che oggi giocano bene e hanno armi per metterci in difficoltà. Noi dobbiamo prepararci anche a questo: lo abbiamo sempre fatto, non è una novità di questa settimana. Non ho mai pesnato, dal primo giorno, di avere una squadra che non deve saper soffrire, al contrario. E i ragazzi sono preparati a farlo. Molto dipenderà da come sapremo sfruttare le occasioni di campo, per riuscire a difenderci bene e attaccare nel modo giusto”. Quindo, a sentire il tecnico, il cambio, obbligato, di obiettivi, l’asticella che si abbassa, la mentalità, da acquisire, da zone basse della classifica non sono una incognita e o un problema. “Lavorare sulla testa è fondamentale in questi momento, ma lo abbiamo fatto sempre”. Che la gara di domani con la Giana Erminio sia molto importante è una certezza. “Come lo sono tutte. Rispetto ad altre, sarà da vivere con un pizzico di tensione in più, alla luce dell’ultimo risultato con il Pisa”. In un campionato in cui a parte il gruppetto di testa, “sono molte le squadre che, di settimana in settimana, vivono a cavallo di un equilibrio sottilissimo. Tra una vittoria e una sconfitta ci sono episodi, di mezzo, che stravolgono l’andamento di una gara che sembrava in controllo, come è capitato anche a noi”. Quando si parla di Giana Erminio, il pensiero non può non andare alla gara del 1° aprile al Moccagatta, a quel 2-4 che è stato uno dei passaggi cruciali. “Noi cerchiamo di trasmetterci, sempre, emozioni positive: il ricordo di quella partita, che conosco bene anche io, va trasformato, soprattutto in chi c’era, e in tutti, in energia positiva. E io sono convinto che il senso di rivalsa, in chi era qui lo scorso anno, ci sarà sicuramente”.
IL RITORNO DI VANNUCCHI
Proprio in questa settimana verso lo ‘spareggio’ con la Giana è tornato in gruppo Vanucchi. A che punto del recupero? “Non è ancora un giocatore pienamente recuperato. Necessita di una fase di riatletizzazione che, per un portiere, è un po’ diversa rispetto agli altri giocatori. Solo da qualche giorno si allena con la squadra, anche se per il momento, alcuni lavori non li fa ancora, per evitare rischi. Per lui si può parlare di un inserimento graduale, ma ancora con qualche tempo per averlo disponibile”. Assente Cazzola per squalifica (e Gazzi è in diffida), al suo posto Ranieri. Il rendimento ancora incostante di Bellomo? “Nicola è in una condizione ottima, sta bene, deve solo trovare la continuità all’interno della gara e del gioco. E questo vale per lui, come per tutti i compagni”. Contro una Giana Erminio che, dopo la brutta partenza, adesso sembra aver ingranato e la sconfitta a Livorno è immeritata. “Nel finale, oltre al gol annullato, anche una traversa colpita e la capacità di creare pericoli al Livorno. Affrontiamo una squadra che, come molte in questo campionato, gioca insieme da alcune stagioni e ha giocatori di alto profilo”. Anche in attacco, con l’eterno Sasà Bruno, “che contro la Carrarese, ha realizzato una rete straordinaria, da giocatore di altra categoria. E questo vale per Pinardi in mezzo, anche Marotta ha un livello eccellente e una grandissima personalità. Si conoscono e non hanno mai paura dell’avversario che affrontano. Credo anche dell’Alessandria”. Sfruttare meglio i calci piazzati, per creare, così quegli episodi che possono cambiare la partita. Come era stato con il Cosenza in Coppa. “C’è un paradosso: prima di quella partita non ne avevamo mai provati, e abbiamo segnato due reti. Da quel momento abbiamo dedicato sedute e non abbiamo più segnato in quel momento. Anedotot a parte, dedichiamo molto tempo anche a questo. Tutto quello che affrontiamo in campo, noi lo alleniamo in settiana. Sotto questo profilo siamo molto attenti”