Oggi l’addio a Vittorio Gosio, stroncato da un infarto
Il malore giovedì mattina alla ditta Mangini, il 43enne era addetto alla produzione di caramelle
Il malore giovedì mattina alla ditta Mangini, il 43enne era addetto alla produzione di caramelle
Si celebra tra poco, alle 10.30 (sabato), nella chiesa parrocchiale di Bosco Marengo, il funerale di Vittorio Gosio, l’operaio di 43 anni morto giovedi mentre lavorava nella fabbrica di caramelle Mangini, stroncato da un improvviso malore. Celibe, dal carattere estroverso e gioviale, “Gos” come lo chiamavano in fabbrica, era il collega affidabile, sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno di aiuto. Per questa sua disponibilità e per la professionalità acquisita nella fabbrica Mangini dove era addetto alla produzione di caramelle, Vittorio Gosio era benvoluto da tutti e giovedi mattina, dopo la sua morte, la fabbrica si è fermata in segno di lutto con una decisione condivisa dai dipendenti e dai titolari Gino, Diego e Dario Mangini.
Per tutta la mattina aveva lavorato e dialogato con i colleghi come era solito fare, serio e inappuntabile sul lavoro, sempre pronto alla battuta. A metà mattinata è andato in bagno. Dopo una ventina di minuti, non vedendolo rientrare, i colleghi sono andati a verificare cosa fosse successo, hanno bussato alla porta del bagno chiusa dall’interno e, non ottenendo risposta, l’hanno sfondata trovando il collega riverso a terra, privo di sensi. Inutili i pur tempestivi soccorsi. Era morto, stroncato da un attacco cardiaco.
Vittorio Gosio era un appassionato di rievocazioni storiche e faceva parte della Compagnia della Picca e del moschetto di Novi Ligure che lo piange con toccanti parole: “Ci ha lasciato un nostro caro amico, anzi un membro della nostra famiglia, Vittorio Gosio. Un fratello di cui sentiremo una gran mancanza”.