Mossi & Ghisolfi, concordato e cassa integrazione
Il gruppo tortonese multinazionale M&G – Mossi & Ghisolfi ha grosse difficoltà finanziarie. Lunedì è stato chiesto il concordato per le attività italiane venerdì, nell’incontro in programma con i sindacati, verrà chiesta la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti di tutte le re sedi italiane: il centro di ricerca tortonese a Rivalta Scrivia, dove operano 20 analisti, ingegneri e ricercatori, l’impianto della Biochemtex di Crescentino (Vc), specializzato nei combustibili da energie rinnovabili, la sede finanziaria di Assago (Mi).
Il debito dell’intero gruppo avrebbe un’esposizione di centinaia di migliaia di euro verso le banche italiane, più molto altro a livello globale. Il gruppo chimico, tra i leader mondiali nella produzione di Pet e di impianti per la lavorazione delle materie plastiche, sta soffrendo per i costi crescenti dello stabilimento allestito in Texas, a Corpus Christi, lievitati a causa dell’uragano e per la mancata conferma dell’accordo con alcuni concorrenti per l’acquisto di una quota di produzione con cui finanziare i lavori all’impianto. Ora si cerca un accordo per tutelare l’occupazione con gli ammortizzatori sociali e intanto di reperire le risorse finanziarie per superare il grave momento di difficoltà.