3M, sit-in in prefettura. C’è tempo fino al 30 novembre
Sono già licenziati e continuano a lavorare per mantenere la clientela, il senso di responsabilità dei 42 lavoratori della 3M ex Grafoplast di Predosa, che ieri hanno manifestato davanti alla Prefettura, ha toccato anche i vertici della multinazionale con sede negli Stati Uniti, ma non è detto che l’affetto per la fabbrica sarà premiato dai papabili compratori. La segretezza delle trattative non fa che aumentare le preoccupazioni. «Il 30 novembre la produzione cesserà e non sappiamo se ci sarà un compratore. La speranza è di poter continuare».
A giugno l’azienda, produttrice di segnafili elettrici, a sorpresa ha annunciato la chiusura. «È una scelta di mercato, l’azienda sta lavorando in attivo: se fosse in crisi, potremmo anche capire». La società si è subito resa disponibile a tentare la vendita per salvaguardare i posti, ma per un accordo di riservatezza, firmato con gli aspiranti acquirenti, non informa sui contatti. Nel frattempo, da regolamento, il 4 settembre è scattato il licenziamento collettivo e restano pochi giorni per attivare possibili ricollocazioni e aiuti.
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