“Questa squadra non decolla. Far rendere di più l’attacco”
A fine partita lungo summit in campo tra Di Masi, Sensibile e Stellini
A fine partita lungo summit in campo tra Di Masi, Sensibile e Stellini
Mezz’ora al centro del campo: prima solo il presidente Luca Di Masi e il ds Pasquale Sensibile, poi anche Cristian Stellini. E prima che il tecnico ritorni in campo, dagli spogliatoi l’eco di toni accesi, un confronto tra Stellini stesso e i giocatori. Di argomenti, nel summit a tre, davvero tanti, dopo uno 0-0 che, se possibile, è un passo indietro. “Non tutto è negativo in questa partita”, e l’allenatore si sforza di trovare qualcosa di salvabile. Salvo poi ammettere subito che “nonostante il percorso fatto, questa squadra ancora non decolla, ed è su questo che ci si interroga”. Come, però, aggiungiamo, sta succedendo, di fatto, in ogni gara. Nelle valutazioni c’è una parte per l’avversario. “Arzachena avversario ostico, campo non facile, ma questa squadra ci ha creato più problemi di quanto non avrebbe dovuto. Ed è su questo che ci siamo confrontati”. Il tecnico chiama in causa anche gli episodi. “E’ la terza volta, in questo avvio di campionato, che ci viene annullato un gol valido, perché non c’è fuorigioco nel colpo di testa di Bellomo. Certo, non cambia la valutazione complessiva, perché non è sufficiente quello che abbiamo fatto, ma quel gol avrebbe potuto indirizzare la gara in maniera diversa”. Resta, però, una difficoltà enorme nel reparto offensivo, ammessa anche da Gonzalez. “E’ vero, a differenza delle due punte dell’Arzachena, che almeno un paio di volte sono arrivati in area pericolosamente, i nostri non sono riusciti a farlo. Dobbiamo sapere che abbiamo questo tipo di attaccanti e lavorare con loro e su di loro, con più attenzione rispetto a quanto abbiamo fatto fino ad oggi”. Episodi a parte, il peso dell’attacco, nelle prime otto partite, e 8 punti e sole 4 reti, è pressoché nullo. “Gonzalez è uno che può decidere le partite, Bellomo azionare i compagni, come ha fatto Curcio con Vano. Abbiamo giocatori che oggi ancora non riescono ad esprimersi e dobbiamo aspettarci qualcosa di più: dobbiamo mettere le nostre punte nelle condizioni di essere decisive, come hanno fatto Vano e Curcio”. Formazione sulla carta più equilibrata, eppure nessun effetto. “La formazione è la stessa di quella di Pontedera alla prima giornata, con qualche interprete diverso, ma con lo stesso atteggiamento”. Nove giornate dopo il debutto questo non può non preoccupare. “Una delle soluzioni, per noi, erano i cross e ne abbiamo fatti tanti,ma senza andare mai alla conclusione, se non con Bellomo, nell’episodio del gol annullato, con Marconi che ha colpito e di testa e Casasola che ha rimesso in mezzo una palla che, probabilmente, aveva già varcato la linea di fondo. Le noste armi oggi erano quelle”. A sette giorni dalla sfida con il Pisa c’è da essere allarmati. “Però, è la terza gara che chiudiamo senza subire reti, la seconda consecutiva. Questo è uno degli aspetti positivi”. Che, però, non bilanciano quelli negativi