Ics e i bidoni interrati, sopralluogo dell’Arpa
Già eseguita una prima verifica. Il 25 ottobre sul posto anche Asl e Comune. Fonti confidenziali avrebbero indicato i punti dove si trovano i rifiuti
Già eseguita una prima verifica. Il 25 ottobre sul posto anche Asl e Comune. Fonti confidenziali avrebbero indicato i punti dove si trovano i rifiuti
Ci sono davvero dei bidoni (con rifiuti pericolosi) interrati all’interno dell’area dello stabilimento di Arquata Scrivia? Nei prossimi giorni potrebbe arrivare la risposta. Dopo un primo sopralluogo effettuato dagli esperti dell’Arpa a inizio settimana, ne è stato indicato un secondo, per mercoledì 25 ottobre. I tecnici dell’Arpa, dell’Asl Al e del Comune di Arquata Scrivia si recheranno all’interno del dismesso stabilimento dell’ex Subalpina (così lo chiamano in paese), ora del Gruppo Chimico Dalton, società lombarda in liquidazione, per fare il punto della situazione e decidere come procedere per gli accertamenti e l’eventuale bonifica.
In seguito all’ordinanza del sindaco di Arquata, Alberto Basso, la società, che risulta proprietaria del sito non più produttivo, ha ottemperato in parte a quanto sollecitato e messo a disposizione delle autorità locali la caratterizzazione dei rifiuti che sarebbero nascosti all’interno del sito Ics.
Gli esperti dell’Agenzia regionale per l’ambiente e dell’Azienda sanitaria locale dovranno indicare al sindaco di Arquata Scrivia, che è il responsabile della salute per la cittadinanza arquatese, se si tratta di rifiuti da smaltire con urgenza oppure se, confinati in quel luogo, non procurano danno all’ambiente, al sottostante torrente Scrivia e alla salute della popolazione della valle.
Sarebbero state fonti confidenziali ad indicare i punti esatti dove sarebbero interrati i bidoni contenenti sostanze da identificare. Il caso era scoppiato ascoltando le intercettazioni relative all’indagine “Alchemia” il cui processo è in corso a Reggio Calabria.