Caccia aperta. Se sparano ai gatti però…
Da giorni la caccia è aperta. In giro per l’Acquese è facile incrociare gli appassionati ‘mimetici’ di questo hobby. Come ogni stagione si levano le lamentele di quei cittadini che, animalisti o meno, lamentano canne rigate troppo vicine alle abitazioni di campagna o spari fuori da zone ed orari consentiti.
E purtroppo ci sono anche condotte che (purtroppo) travalicano il lecito. Ci è giunta la segnalazione che nei giorni scorsi, a Strevi, un gatto domestico sia stato impallinato. Del caso se ne è occupata Piero Rapetti, capo nucleo Guardie zoofile: «L’animale è stato gravemente ferito presumibilmente da una arma da fuoco – ha spiegato – Sottoposto a radiografia è stata riscontrata la frattura dell’ulna e la presenza di numerosi corpi estranei metallici».
Attesa la grave situazione la gatta è stata portata in una clinica veterinaria specializzata e sottoposta ad intervento chirurgico. «E’ stato inserito un tutore esterno per bloccare l’arto e consentire l’allineamento e ricongiunzione delle ossa frantumate» ci ha raccontato la padroncina. «Quali saranno state le colpe di questa gattina che stava esplorando il bosco vicino casa? – ha continuato Rapetti – Purtroppo ci sono persone che considerano gli animali un fastidio, un problema da eliminare con fucili, trappole ed esche avvelenate. Ricordiamo che tali atti costituiscono reato penale perseguibile per legge».