“Non pensiamo, in questo momento, a ipotesi di cambiamento”
Dal ds Sensibile fiducia al tecnico. E la richiesta di sostenere i giocatori
Dal ds Sensibile fiducia al tecnico. E la richiesta di sostenere i giocatori
“Non cavalcate l’onda del cambiamento in panchina, perché sarebbe una strada sbagliata”. La premessa di Pasquale Sensibile spegne sul nascere anche solo i pensieri alimentati dalla prestazione inconcepibile contro l’Arezzo, dal lumir dopogaradalla classifica deficitaria, anche dalla presenza di tecnici per ora senza panchina sugli spalti, e Claudio Foscarini è alla seconda gara seguita in diretta, dopo quella con il Livorno. L’Alessandria non ha intenzione alcuna di rivedere la sua scelta sulla guida della squadra. “In questo momento, non è neanche lontanamente nei nostri pensieri alcuna ipotesi di cambiamento”, insiste il ds, ed è, appunto una dichiarazione, di fiducia in Stellini, “in questo momento”. Nessun passo indietro, “prendetemi per visionario: se qualcuno ha da ridire sull’alletimento di questa squadra, io posso solo incassare. Questa è la squadra che abbiamo allestito, questa è la squadra che siamo convinti che possa portarci dove vogliamo arrivare. In quale modo arrivare oggi è difficile pesnarlo, ma io non arretro di un solo millimetro. Possiamo solo lavorare, è vero, in una condizione di difficoltà di cui avremmo voluto fare a meno”. I problemi e le carenze sono, però, evidenti, non solo perché la dice la classifica. “Continuo a far fatica ad accettare l’enorme differenza tra ciò che vedo in settimana e ciò che accade in partita. Mi sforzo di capire cosa posso fare per aiutare questi giocatori, con la convinzione, perché se li aiutiamo e li mettiamo nelle condizioni di rendere al meglio, a cascata saremmo tutti in pochino più contenti”. Qualche indicazione, anche di metodo di lavoro, il ds la dà. “Alla prima palla sbagliata in mezzo al campo, che aziona la ripartenza degli avversari, incominciano a tremarci le gambe. Probabilmente dobbiamo cambiare spirito, dobbiamo ricercare meno cose rispettando a quelle che stiamo cercando, dobbiamo essere più concreti. Le squadre con cui abbiamo pareggiato o perso non esprimono un calcio spumeggiante. Probabilmente abbiamo impiegato un po’ troppo tempo a capire che calcio si deve giocare in categoria”. Una puntualizzazione, quella del ds, che sembra non risparmiare nessuno, tecnico compreso, con le sue scelte. “Posso garantire che a quesri giocatori è stata data una condizione atletica che si vede meno rispetto a quella che è. E sono stati dati concetti tattici che si vedono meno di quelli che sono. E per il sangue nelle vene dobbiamo organizzarci meglio. Proviamo, però, a supportare questi giocatori, perché non manca certo l’impegno”