Sola e in mezzo alla sporcizia per almeno dieci anni
Non usciva da quell’appartamento delle case dell’Atc, di via Gandolfi, (quartiere Cristo – Alessandria) da almeno dieci anni. O meglio, non di giorno. Aspettava la notte, apriva la porta e percorreva solo pochi metri, qualche passo fino alla porta di un vicino, un extracomunitario a cui chiedeva una bottiglia di latte. Si era ormai abituata a vivere in una condizione di estremo degrado, come mostrano le immagine relative alla sua abitazione.
Lei è una donna di 96 anni, sola al mondo. Una donna che si è dovuta confrontare anche con una solitudine più profonda, figlia di una società che, evidentemente, non ha più tempo per fermarsi e cercare di capire se il prossimo è in difficoltà. Dopo questi lunghi anni di silenzio, sono stati gli scarafaggi e il l’odore nauseante a far scattare l’allarme. Qualcuno ha avvisato gli agenti della Polizia Municipale che martedì sono intervenuti. Due uomini, il vice commissario Giuseppe Ceravolo, a capo della Polizia Giudiziaria, coadiuvato dall’ispettore capo Giovanni Borasio, si sono presentati alla porta della 96enne cercando di farsi aprire. Già, perché non è stato facile conquistare la fiducia di questa donna anziana ormai abituata a qualcosa che va oltre il peggio. Sul posto c’erano anche gli uomini del 118, il medico che l’aveva tra i mutuati ma che non l’aveva mai vista, personale del Cissaca e del Sisp e dell’Atc la cui presenza è stata richiesta dall’ufficiale che coordinava l’intervento. Quindi l’hanno convinta a seguirli all’ospedale dove è stata ricoverata. Ora, qualcuno, dovrà intervenire in quell’alloggio, che si presenta in condizioni terribili sotto tutti i punti di vista. Ma soprattutto con gravissime carenze igieniche che destano la preoccupazione di tutte le persone che occupano quello stabile. Si tratta di una vicenda che pone molti interrogativi. Primo fra tutti, come sia stato possibile che nessuno in questi dieci anni si sia accorto dello stato in cui viveva questa donna. La 96enne è stata sottoposta a tutta una serie di analisi per accertare le sue condizioni, sia fisiche che psichiche. Del caso è stato informato anche il sostituto procuratore Riccardo Ghio.