Fallimento ‘Coppo’, nei guai in quattro
Una posizione risolta con un patteggiamento. Altri tre a giudizio il 21 febbraio
Una posizione risolta con un patteggiamento. Altri tre a giudizio il 21 febbraio
Fu la Guardia di Finanza, insieme al sostituto procuratore Giancarlo Vona, ad aprire un fascicolo sul fallimento (datato 4 giugno 2013) della ditta orafa valenzana Coppo Luigi spa. Risultava un passivo di oltre cento milioni di euro.
Nei guai con l’accusa di bancarotta finirono il titolare e amministratore unico Pier Giuseppe Ponzano, 47 anni di Valenza, difeso dall’avvocato Elisabetta Bobbio, e Laura Ghibaudi, 61 anni, Cuccaro, amministratore di fatto, assistita dagli avvocati Luca Gastini e Gian Piero Mazzone. Per l’accusa, Alessandro Maccioni, 50 anni, titolare della ditta Doma srl, aveva fatto acquisti ‘in nero’ dalla Coppo ‘contribuendo al fallimento’. Nei guai finì anche Lucio Giovene, 63 anni, Novara: per l’accusa, in qualità di liquidatore, non chiese il fallimento della ditta il cui valore del capitale sociale era gravemente negativo. Maccioni, la cui posizione è stata ridimesionata, ha patteggiato un anno e quattro mesi (concessa la sospensione condizionale) davanti al Gup Tiziana Belgrano. Ponzano, Ghibaudi e Giovene affronteranno il processo ordinario. L’udienza davanti al tribunale collegiale si terrà il 21 febbraio prossimo. Dall’inchiesta erano usciti tre commercialisti, la cui posizione era stata archiviata. La curatela fallimentare è parte civile con l’avvocato Lorenzo Repetti.