Forza e Virtù è la squadra vicecampione d’Italia
Piazza d'onore nella quarta e ultima prova. E il futuro può essere ancora con queste ragazze super
Piazza d'onore nella quarta e ultima prova. E il futuro può essere ancora con queste ragazze super
La squadra di ginnastica artistica femminile della Forza e Virtù di Novi Ligure è vice campione d’Italia.
Nella quarta e ultima prova del massimo campionato italiano a squadra, a Eboli, la squadra novese con Arianna Rocca, Desirè Carofiglio, Carlotta Necchi, Giulia Gemme, Marta Novello e Emma Novello conquistando il 2° posto, ha confermato la posizione di classifica con la quale si era presentata alla prova finale ed è vice campione d’Italia alle spalle della Brixia Brescia che oggi a Eboli ha schierato anche Vanessa Ferrari, la più forte ginnasta italiana di questo secolo.
La classifica della prova di Eboli nei primi tre posti è la stessa della classifica finale della serie A1 a squadra con la Brixia Brescia prima, Forza e Virtù seconda, Gal Lissone terza.
La squadra di Novi ligure è salita in pedana con Arianna Rocca che ha gareggiato al volteggio, trave e corpo libero; Desiré Carofiglio (parallele, volteggio, trave e corpo libero); Carlotta Necchi (trave e parallele); Giulia Gemme (parallele); Marta Novello (volteggio); Emma Novello (corpo libero).
Il 2° posto nel campionato italiano di A1 è il miglior risultato della Forza e Virtù di Novi Ligure nei suoi 125 anni di storia.
La straordinaria performance smentisce anche il luogo comune sull’incontentabilità del direttore Roberto Gemme che allena la squadra con la moglie Eleonora Gabrielli. “Sì, sono soddisfatto, è stata durissima, ma questo risultato ci ripaga di tanto lavoro e impegno delle ragazze. Forse questa squadra per ragionevoli limiti di età è arrivata alla fine di un ciclo, ma certamente ha trovato il modo migliore per arrivarci”.
Forse. Perché, da Eboli, mentre le ginnaste della Forza e Virtù erano sul podio a ritirare la medaglia d’argento, è rimbalzata a Novi Ligure un’indiscrezione interessante: la certezza di abbandonare l’attività di Arianna Rocca è diventata un forse.
D’altronde, come ci ricorda la leggenda, a Eboli si è fermato soltanto uno, ed è inimitabile.