Alessandria inesistente, il Livorno dà lezione e dilaga
Gara già chiusa nel primo tempo. Al triplice fischio contestazione
Gara già chiusa nel primo tempo. Al triplice fischio contestazione
Alessandria – Livorno 0-3
Marcatori: pt 19′ Maiorino, 41’Vantaggiato, 46′ Vantaggiato rig
Alessandria (3-5-2): Agazzi 6; Casasola 5.5, Giosa 5.5, Piccolo 5.5; Sestu 5 (1’st Fischnaller, 6), Cazzola 5 (36’st Nicco, ng), Gazzi 5 (18’st Bellomo, 6), Branca 4.5, Celak 4.5; Gonzalez, 5.5 Marconi 4.4 (18’st Bunino). A disp.: Pop, Pastore, Ranieri, Sciacca, Nicco, Fissore, Russini, Gozzi, Gjoni. All.: Stellini, 4.5
Livorno (4-2-3-1): Mazzoni 6.5; Pedrelli, 6 Gasbarro 6, Giandonato 6,Franco 6.5; Luci 6.5 (29’st Gemmi, ng), Pirrello 6 (29’st Borghese, ng); Valiani 6.5, Maiorino 8 (39’st Gonnelli, ng), Doumbia 6.5 (39’st Murilo ng); Vantaggiato 7.5 (29’st Montini, ng). A disp.: Pulidori, Hadziosmanovic, Marchi, Baumgartner, Perez, Morelli,Ponce. All.: Sottil, 6.5
Arbitro: Sozza di Seregno, 6.5
Note: .Spettatori: 800 circa. Ammoniti: Pirrello, Cazzola, Valiani per gioco falloso Angoli: 8-2 Recupero: pt 2′, st 5′
Nella curva dei Grigi uno striscione di solidarietà alla città di Livorno
Naufraga l’Alessandria. Dominata e affondata dal Livorno, unica squadra in campo nel primo tempo, quando un 3-5-2 sciagurato, nella scelta tattica e negli interpreti, consegna la partita ai labronici, che capitalizzano il suicidio tattico di Stellini nella prima frazione Era accaduto anche a Pontedera e Piacenza andare sotto nella prima frazione, e la ripresa era bastata a rimontare, ma gli uomini di Sottil sono altra cosa, nettamente di più. Davvero difficile da capire lo schieramento del primo tempo: tra giocatori fuori posizione (Celjak) o obbligati a fare gli straordinari, con Sestu, obbligato a ripiegare in difesa e a consumare energie e idee, con un centrocampo che non ha giocatori in grado di impostare (non lo sono né Gazzi, né Cazzola) e con Marconi che spizza palloni, ma non vede la porta, il Livorno giganteggia, ispirato da Maiorino stellare e mai contrastato. E, alla fine,la contestazione è dura: tutte la squadra, tecnico compreso, sotto la curva. A spiegare perché, in tre gare, tra primo e secondo tempo, il tecnico cambia la squadra: per due volte la rimonta era riuscita, il Livorno mette a nudo tutti i limiti.
La prima occasione è per i Grigi: nasce da un angolo conquistato con una sovrapposizione a sinistra tra Branca e Celjak: salta, suturi, Casasola, la palla esce di un nulla. Ma resta l’unica incursione, perché per un quarto d’ora si alza sistematicamente la bandierina del fuorigioco, e sono segnalazioni sempre corrette. Così, alla prima discesa vera, il Livorno è in vantaggio: punizione conquistata al limite, la trasformazione di Vantaggiato è respinta dalla barriera, riprende Maiorino e con un missile terra – aria, destro incrociato, fulmina Agazzi. L’Alessandria continua a palesare una fatica nella manovra, che non riesce ad essere mai fluida, con troppe soluzioni che non convincono, perché a destra, se Sestu deve fare il difensore, e lo fa spesso, alla lunga scoppia, e Celjak, che già faticava a destra, amplifica la fatica e le indecisioni. Giosa prova a far partire la manovra, ma i centrocampisti non seguono e Luci e Pirrello giganteggio in interdizione. Non c’è reazione, neppure minima, il conto dei fuorigioco sale a sette. E al 41′ il raddoppio nasce da una azione che neppure nei campionati amatoriali (con tutto il rispetto per gli amatori): Gonzalez batte male un angolo, il Livorno se ne va i contropiede, sale Doumbia inseguito vanamente da Celjak che non ha il passo per farlo. Il tocco è per Vantaggiato, che evita il recupero di Giosa e fulmina l’incolpevole Agazzi. Notte fonda dalla parte dei Grigi che, nel primo minuto di recupero, subiscono anche la terza rete: Casasola affonda Maiorino, dal dischetto Vantaggiaro, Agazzi intuisce, ma è ancora superato. Fischi, tanti, per una squadra surclassata dal Livorno, unica formazione in campo, quella grigia non c’è.
Dentro Fischnaller all’inizio della ripresa, al posto di Sestu, che non può essere spremuto in questa maniera. Nella prima azione protesta l’Alessandria per un mani in area, poi la partita torna nell’inerzia del primo tempo, gestita agevolmente dal Livorno, padrone del campo. Una fiammata al 9′, quando Fischnaller suggerisce da sinistra e sul colpo di testa di Gonzalez, che potrebbe riaprire la gara, Mazzoni si supera. Potrebbe chiuderla Vantaggiato un minuto dopo, ma questa volta tocca ad Agazzi superarsi e Piccolo completa il salvataggio. Stellini cambia ancora, toglie Marconi e Gazzi, inconsistenti come il resto della squadra, e inserisce Bellomo e Bunino e passa ad un 4-2-4. Che almeno scuote i Grigi e in un minuto Bellomo prima colpisce la traversa da punizione e poi obbliga Mazzoni a due salvataggi decisivi. Almeno l’Alessandria palesa segnali di risveglio, con Fischnaller sopra la traversa di poco (33′), con un coast to coast di Casasola (38′). Mazzoni blocca tutto. Al triplice fichi la contestazione, la squadra e il tecnico sotto la curva. ‘Vergogna’ la sintesi. La squadra riparte già domattina e dopo questa prestazione potrebbero cambiare anche i programmi di lavoro.