L’addio al giovane scalatore morto sul Bianco
I genitori di Andrea Chaves ricordano il figlio. Ed esprimono il desiderio di non portare fiori ma un'offerta per il soccorso alpino di Courmayeur
I genitori di Andrea Chaves ricordano il figlio. Ed esprimono il desiderio di non portare fiori ma un'offerta per il soccorso alpino di Courmayeur
Una folla immensa a Cantalupo Ligure stamane per l’ultimo, doloroso, saluto ad Andrea Chaves, lo studente di 21 anni morto venerdì scorso mentre scalava in solitaria la via Major per raggiungere la vetta del monte Bianco.
Era un abile e prudente scalatore, uno sportivo polivalente avendo praticato, nella sua breve vita, anche karate e podismo e paracadutismo. C’erano tutti gli amici dello sport ieri nella chiesa di Cantalupo, con le magliette e i simboli delle società presso le quali aveva militato. C’erano tanti amici, i sindaci di Novi Ligure, Rocchino Muliere, e di Cantalupo Ligure, Gian Piero Daglio, il preside Giampaolo Bovone, dirigente del liceo “Amaldi” di Novi dove 3 anni fa Andrea Chavez si era diplomato con 100 e lode e dove si era appassionato alla Divina Commedia che conosceva a memoria e declamava in varie parti d’Italia sino a meritarsi il prestigioso riconoscimento “Lauro dantesco” assegnatogli a Firenze.
Il funerale di Andrea Chaves è stato concelebrato da don Jairo, parroco di Cantalupo e da un salesiano dell’Università di Bologna dove il ragazzo studiava lettere antiche.
Commovente il momento in cui hanno preso la parola i genitori di Andrea, il papà Yonny Chavez Lopez e la mamma Patrizia Marchesotti la cui famiglia è originaria di Pertuso, frazione del comune di Cantalupo Ligure. Nessuno in chiesa è riuscito a trattenere le lacrime e il sentimento di dolore si è rapidamente trasmesso a chi stava sul sagrato e nelle vie di accesso alla chiesa.
Un saluto, quello tributato ad Andrea Chavez, per un ragazzo che grande lo è stato in tutto quello che ha fatto nella sua breve vita. Non si saprà mai con certezza cosa è accaduto sul Bianco, ma di una cosa sono certi quelli che oggi gli hanno dato l’ultimo saluto: non è stato per imprudenza, troppo preparato per sbagliare.
Interpretando i sentimenti di Andrea i genitori Yonny e Patrizia hanno espresso il desiderio di non portare fiori, ma offerte per il soccorso alpino di Courmayeur.