Eccellenza alessandrina per curare malattie
Al Disit, anche iniziative di salvaguardia delle opere d'arte
Al Disit, anche iniziative di salvaguardia delle opere d'arte
Se i manoscritti del mar Morto, risalenti all’epoca di Cristo e considerati la più antica testimonianza della Bibbia, sopravviveranno a beneficio delle generazioni future, ma anche se saranno conservati preziosi dipinti, preservate le mummie del Museo Egizio, o se si potranno migliorare condizioni ambientali e se, pure, si riuscirà a fare progressi nella diagnostica dei tumori o della sclerosi multipla… Ecco, se tutto ciò succederà, come in gran parte sta già accadendo, buona parte del merito andrà, anzi va, ai ricercatori del Disit di Alessandria, ai quali si deve uno spin-off che si chiama Isalit, già promosso dalla comunità scientifica internazionale. Siamo andati nella sede di viale Michel, per continuare il viaggio tra le eccellenze alessandrine. Abbiamo trovato il professor Emilio Marengo, presidente del corso di laurea in Chimica e Scienze chimiche e, soprattutto, giovani ricercatori (quasi tutti laureati qui) che stanno sviluppando progetti interessanti, con ottimi riscontri sul campo. Perché poi, si sa, dalla teoria bisogna passare alla pratica, pur con tutta la prudenza necessaria. I dettagli sul “Piccolo”, venerdì in edicola.