Cercatori di funghi dispersi, già venti interventi in regione
Gran daffare per il Soccorso alpino e speleologico del Piemonte, che solo negli ultimi dieci giorni ha dovuto effettuare, in tutta la regione, ben venti interventi per cercatori di funghi smarriti o infortunati.
“Solitamente – spiegano dal Corpo – si tratta di operazioni di soccorso molto complesse, a causa dei terreni impervi e ampi su cui si muovono i cercatori di funghi, che si allontanano dai sentieri per battere i versanti meno frequentati e sovente non comunicano in quale area si recheranno. E’ perciò necessario mettere in campo un delicato lavoro di strategia per individuare le aree prioritarie su cui concentrare le ricerche, in modo da raggiungere più rapidamente possibile l’infortunato o il disperso prima di un’evoluzione peggiorativa delle sue condizioni di salute. La scivolata va considerata come il pericolo maggiore; non di rado vengono soccorse persone colte da malore, presumibilmente generato da eccessivo affaticamento”.
Per questo, il Cnsas Piemonte invita alla precauzione: “È importante muoversi sempre in compagnia o comunicare con precisione dove si intende recarsi, indossando un paio di scarponi da montagna al posto degli stivali di gomma. Inoltre, è preferibile non fare troppo affidamento sul telefono cellulare, che sovente, in caso di necessità, non aggancia alcuna rete”.
Info disponibili sul sito www.sicurinmontagna.it.