Domani il Cima alle 19.30. Ma il ‘terzo tempo’ non sarà al Palazzetto
Il Derthona pubblica l'esposto della Zimetal. Vigneri: "Solo per la sicurezza. Ci sono regole da rispettare"
Il Derthona pubblica l'esposto della Zimetal. Vigneri: "Solo per la sicurezza. Ci sono regole da rispettare"
Domani, ore 19.30, PalaCima: palla a due dell’11° Memorial Ernesto Cima, per il quarto anno consecutivo derby tra Bertram Derthona e Novipiù Junior, “la massima espressione della pallacanestro in provincia”, come sottolinea Paolo Berta, ideatore e mentte e cuore dell’organizzazione. Ingresso a offerta, spettacolo garantito, la voglia di superarsi delle due squadre, “l’orgoglio di esserci, di continuare a sfidarci, di aiutare Idea”, come sottolineano le due società. Ma il Derthona apre il ‘caso’, con una nota pubblicata sul sito ufficiale, allegando anche un esposto, che la società Fortitudo Zimetal Alessandria, ha inviato al sindaco, agli assessori alle politiche giovanili e allo sport e al Comandante dei Vigili del Fuoco. Premessa della società tortonese prima della pubblicazione dell’esposto: la bellezza dell’evento, “una partita amichevole, una serata di sport e amicizia in ricordo di Ernesto Cima e per aiutare Idea onlus. Da anni – si sottolinea dal Derthona – la conclusione è un ‘terzo tempo’, le due squadre sedute allo stesso tavolo per una cena. Quest’anno non sarà possibile, perché la Fortitudo Zimetal Alessandria ha qualcosa da eccepire. Il ‘terzo tempo’ dovrà svolgersi altrove”. Pubblicato anche il testo dell’esposto, su carta intestata, datato 28 agosto, due giorni prima della conferenza stampa di presentazione: il sodalizio alessandrino, nell’esposto a firma del presidente, Massimo Vigneri, chiede se il PalaCima “ha la categoria catastale e la destinazione d’uso idonea per consentire legalmente la distribuzione di alimenti caldi, bevande alcoliche e analcoliche all’interno degli spazi calpestabili della struttura durante il Memorial Cima”. Seconda richiesta, “se è permessa la presenza di forni elettrici e attrezzatture elettriche o a gas per riscaldare cibi e bevende al pubblico”. Terzo appunto, la capienza massima nell’impianto, “600 spettatori, come autorizzato dalla Commissione di Vigilanza”. A tutte le autorità competenti l’invito “al controllo, per rispettare i principi di sicurezza stabiliti a definiti a suo tempo”. Il Derthona ha deciso di condividere con tutti i suoi tifosi il caso, “perché tutti sappiano quanto in basso si può scendere”. Ma Massimo Vigneri, presidente della Fortitudo, non ci sta. “Non voglio commentare la scelta del Derthona. E, soprattutto, non voglio, non vogliamo che si chiami in causa la beneficenza, perché la nostra società ha donato 10mila euro all’Airc, e sappiamo benissimo ciò che fanno Paolo Berta, che è un amico, e Idea. Però, in un impianto, ci sono regole sulla sicurezza, che vanno rispettate, da tutti. Noi avevamo chiesto un punto ristoro, con bottigliette d’acqua per i bambini del settore giovanile e ci è stato detto che non era possibile, per disposizioni precise di sicurezza, che non prevedono deroghe. E che, quindi, vanno rispettate”