Alex Torchio, l’operaio della musica, record di date con gli Explosion
170 concerti in un anno, una 'vita da zingaro', molto stancante ma gratificante, in cui ha trovato anche l'amore. Il cantante alessandrino torna a casa per una notte, giusto il tempo di uno show e di un brindisi per il Capodanno. Nel futuro: tanti concerti e chissà, canzoni tutte sue.
170 concerti in un anno, una 'vita da zingaro', molto stancante ma gratificante, in cui ha trovato anche l'amore. Il cantante alessandrino torna a casa per una notte, giusto il tempo di uno show e di un brindisi per il Capodanno. Nel futuro: tanti concerti e chissà, canzoni tutte sue.
Una vita per la musica, da quando a 12 anni aveva creato il primo gruppo con gli amici della Media Pavese. A 16 si esibì davanti ai compagni del Saluzzo, e da quel momento capì che la musica e lo spettacolo era quello che voleva fare nella vita e che più desiderava.
“Ho investito tempo e denaro nel canto”, confessa. Una vita passata in sala prove “lasciando perdere la scuola…”. con il suo primo gruppo ‘serio’ gli Only FM incomincia a girare Italia e Svizzera interpretando il pop rock dei Police, U2, Led Zeppelin.
Nel 2007 la sua grande occasione: l’audizione per un musical di e con Paolo Ruffini sugli anni Ottanta. Furono tre anni intensi e di sicura ‘palestra’ artistica, ma sempre in tour. Così come con i Divina, più volte avvicinati nel corso della sua carriera artistica. Ma solo nel 2010 le strade si sono incrociate. “Con il gruppo ci siamo divertiti e ho trovato anche la moglie… ma era molto stancante”. Per divergenze artistiche (“volevamo investire più sullo spettacolo”) il gruppo se ne va in blocco e fonda gli Explosion, 170 date in giro per l’Italia nel 2016. “Bisogna avere il fisico”, scherza, “Canto, cerco le date, curiamo le coreografie e lo show. Il segreto? Dosare le energie durante il giorno, parlare poco, per dare il massimo nelle due ore sul palco”.
Il fisico c’è nei suoi trent’anni, ma non sarà sempre così: “Chissà, ancora per una decina posso farcela. Abbiamo fatto anche serate acustiche, col tempo forse…”. Lui che si definisce operaio della musica ammette di amare così tanto questa vita che sarebbe capace di cantare qualsiasi cosa “anche il ballo del qua qua”. Per ora solo cover, anche se “Abbiamo già registrato con dj Molella dei nostri lavori”.
Ma il tempo a disposizione è poco: “Scrivere canzoni impegna molto tempo, e noi ne abbiamo molto poco”.