Matteo Gatto in cima a Mount Wilhelm, la vetta dell’Oceania
"In quattro giorni, un tratto in bici e poi scalando. E' stata dura, ma che meraviglia"
"In quattro giorni, un tratto in bici e poi scalando. E' stata dura, ma che meraviglia"
Come Giuseppe Borsalino, 123 anni dopo. Anzi, meglio: perché il grande industriale, nel 1894, non riuscì a conquistare la vetta del Monte Cook, ma in compenso fece grandi affari nel mercato neozelandese. Matteo Gatto, invece, ha piantato la bandiera italiana, e quella di ‘Raid4Aid’, su Mount Wilhelm, la cima più alta dell’Oceania, e adesso gli manca solo un continente dove pedalare e, anche, se possibile, scalare, l’Africa. Ci penserà quando tornerà in Alessandria, il fisioterapista che ama le sfide, prima con se stesso, soprattutto dentro la natura, a contatto con la gente. Pedala, si arrampica, e unisce la sua passione (a proposito, arriverà in Italia il giorno dopo il Capodanno alessandrino, e non ci potrebbe essere migliore interprete dell’anno appena iniziato) a finalità benefiche. Questa volta ha scelto un progetto tutto alessandrino, ‘Adozione a km0’, ideato dal Comitato Colibrì con l’associazione ‘Don Angelo Campora’, in aiuto dei bambini da 0 a 6 anni, di famiglie in difficoltà. “Un aiuto che raccoglieremo realizzando serate con video, foto e parole per raccontare la conquista del Mount Wilhelm, con i suoi 4510”. Al ‘Picoclo’, che l’ha seguito fin dalla presentazione di questa nuova spedizione, ha raccontato che ha impiegato “quattro giorni da Hagen fino alla vetta. Fino a 2800 metri in bicicletta (lui che è uno dei fondatori del rinato Circolo Velocipedisti Alessandrino, ndr). poi a piedi. Mercoledì, all’1.45, abbiamo lasciato, io e Manu Matturri, il bivacco a 3600 metri e alle 6.45 abbiamo raggiunto la vetta. E’ stata più dura del previsto, anche perché l’ambiente non è facile. Però lo spettacolo, dai 4510 di Mount Wilhelm è unico. Idealmente ho portato tutti con me là in vetta”. In questo momento Matteo è a Port Moresby, capitale di Papua Nuova Guinea, in Italia, e in città, lo aspettano per festeggiare e ascoltare il suo racconto