Stordiva e derubava i pazienti dell’ospedale, infermiere interdetto per un anno
I carabinieri di Acqui Terme hanno notificato un’ordinanza interdittiva dall’attività di infermiere professionale a un 45enne ovadese, impiegato all’interno dell’ospedale termale. Tutto è partito dalla segnalazione, da parte del personale dello stesso nosocomio, di diversi furti avvenuti a danno di pazienti, spesso anziani, durante brevi ricoveri o degenze presso il pronto soccorso, e quasi sempre in orario notturno.
L’attività dei militari – supportata da testimonianze, ricostruzioni dei fatti e impiego di impianti di videosorveglianza – ha permesso di incentrare la propria attenzione sull’uomo, notato nei pressi delle stanze dei pazienti proprio in concomitanza con gli orari dei furti anche se non avrebbe dovuto trovarsi lì, visto che svolgeva le proprie funzioni in altri reparti.
La svolta a maggio, quando l’infermiere è stato visto uscire dalla stanza di un’anziana ricoverata: il collega che poco dopo è entrato per verificare le condizioni della donna, si è reso conto che qualcosa non andava, in quanto la stessa sembrava stordita e confusa. Alcune analisi hanno permesso di trovare, nel sangue della signora, tracce di benzodiazepine, un medicinale assolutamente non inserito nella terapia né assunto in altro modo. La donna, una volta ripresasi dopo esser stata sottoposta a medicinali di contrasto, ha confermato ai carabinieri di aver notato l’uomo entrare, farle assumere un medicinale e poi iniziare a rovistare nei cassetti.
I militari hanno dunque proceduto nei giorni successivi a perquisire l’abitazione e lo spogliatoio in uso all’uomo, rinvenendo diverse fiale e pasticche di sostanze dopanti, mentre in casa sono state trovate attrezzature ospedaliere, kit di pronto soccorso e blocchetti di ricette mediche ancora in bianco: tutto posto sotto sequestro, in quanto evidentemente frutto di furti. L’uomo, messo alle strette, ha così confessato di aver commesso la tentata rapina ai danni dell’anziana signora, nonché altri quattro furti in danno di altri pazienti, avvenuti tra il dicembre 2016 e il maggio 2017.
Il 45enne è stato di conseguenza deferito per tentata rapina, furti aggravati e detenzione di sostanze dopanti, mentre è stato richiesto all’autorità giudiziaria un provvedimento di custodia cautelare: è stato però ha ritenuta sufficiente l’emissione di un provvedimento di interdizione, per dodici mesi, dall’attività di infermiere.