Il derby è della Pro. L’Alessandria fa troppa fatica
Meno intensità, troppe amnesie in difesa. E poche opportunità
Meno intensità, troppe amnesie in difesa. E poche opportunità
Pro Vercelli – Alessandria 2-0
Marcatori: pt 9′ Mammarella, 31′ Morra
Pro Vercelli (3-5-2): Nobile; Legati, Jidayi, Konite; Ghiglione (28’st Bifulco), Altobelli, Vives (1’st Castiglia), Firenze (41’st Pugliese), Mammarella; Rovini, Morra (41’st Comi). A disp.: Gilardi, Grossi,Sangiorgi. All.: Grassadonia
Alessandria (4-4-1-1): Pop; Celjak (26’st Pastore), Piccolo, Fissore, Casasola; Sestu (36’st Ranieri), Cazzola (26’st Rossetti), Gazzi (36’st Giosa), Nicco; Fischnaller; Gonzalez (26’st Bunino). A disp.: Gjoni, Sciacca, Gjura, Sosa, Gozzi, Branca, Garcia, Scatolini. All.: Stellini
Arbitro: Schirru di Nichelino
Assistenti: Dicosta e Perrelli
Note: Giornata calda, terreno sintetico. Spettatori: 800 circa Ammoniti: Fissore per gioco falloso Angoli: 6-5 per la Pro Vercelli. Recupero: pt 0′, st 0′. Un minuto di raccoglimento per le vittime dell’attentato di Barcellona.
Sorride Grassadonia, anche con una Pro Vercelli che sceglie un ampio turn over. Ha sicuramente più di un pensiero Stellini: per il passo indietro sul piano del gioco, dell’atteggiamento in campo, dell’intensità difensiva, anche dell’efficacia in fase di non possesso. E per le poche idee in avanti, anche nelle ripartenze mai sfruttate a dovere. C’è molto la rivedere, anche nella scelta del modulo, oltre che negli interpreti: di certo il 4-4-1-1 iniziale, tenuto per un’ora abbondante, non convince, ed è la soluzione tattica meno praticabile.
LE SQUADRE
Alessandria senza Marconi (in recupero per l’affaticamento) e Agazzi (attacco influenzale quasi smaltito), nel primo tempo con un 4-4-2 che ha Piccolo e Fissore centrali, Celjak a destra e Casasola di nuovo a sinistra, che sale spesso, in mezzo Cazzola e Gazzi, Sestu a destra e Nicco riproposto a sinistra e in attacco Fischnaller alle spalle di Gonzalez. La Pro Vercelli con un ampio turn over dopo l’impegno di ieri alla Sportitalia Cup, schierata con il 3-5-2.
LA PARTITA
Dopo un minuto la prima conclusione è dell’Alessandria, un bel movimento di Sestu che serve Fischnaller, dal limite a fil di palo. Ma al 9′ i padroni di casa guadagnano una punizione ai 20 metri, batte Mammarella, a giro, ed è gol. Un vantaggio che premia la supremazia della Pro, che comanda il gioco e con il suo pressing alto non fa ragionare molto i Grigi. Rispetto a Chiavari serve una velocità superiore nel giro palla e, anche, meno frenesia nelle ripartenze, perché le aperture di Fischnaller per Sestu e Gonzalez sono quasi sempre fuori misura. Al 24′ i bianchi vicini al raddoppio sugli sviluppi di un angolo, colpo di testa di Kanité che passa di un nulla sulla traversa. Gol che la Pro segna al 31′: traversone da sinistra di Firenze, sul secondo palo, dove c’è Morra liberissimo di alzare la testa e schiacciare in rete, capitalizzando una amnesia difensiva generale. L’Alessandria si rivede, finalmente, al 36′, palla conquistata da Gonzalez sulla trequarti, taglio per Sestu e diagonale in corsa sul fondo. Troppo poco, in 45 minuti che danno indicazioni positive solo a Grassadonia e nessuna a Stellini.
Stessa formazione anche nella ripresa, che nei primi 45 ricordava molto quella della finale playoff con il Parma, qualche interprete diverso, ma lo stesso atteggiamento e, anche, lo stesso risultato
Più vivacità all’inizio della seconda frazione, un paio di cross ispirati di Sestu, una conclusione incrociata al 9′ di Casasola, che sfila sul fondo. E all’11’, sul cross di Celjak, il colpo di testa di Fissore passa mezzo metro sulla traversa. Se dalla cintola in su qualche segnale di risveglio c’è, i meccanismi difensivi sono spesso inceppati e proprio Celjak fatica come mai nel duello con Mammarella. E la fiammata grigia si esaurisce in fretta, al 24′ la Pro sfiora il tris ancora con Morra, servito da Castiglia molto ispirato e imprendibile, per Cazzola e Gazzi, con palla che esce di poco. Nel finale Stellini cambia modulo, passando alla difesa a tre (Piccolo, Fissore e Giosa) e Ranieri davanti alla difesa e Bunino si segnala con una conclusione, respinta, e con un inserimento che fa ballare la difesa, con recupero in fallo laterale. Ma l’ultima occasione è per la Pro e Rovini, libero, calcia alto da buona posizione. A sette giorni dal via del campionato la certezza che il lavoro è ancora tantissimo