Moria di api: la produzione di miele cala di un terzo
«Le api sono un termometro. Anzi, la miglior agenzia ambientale. Se se la passano male loro, significa che le cose per noi uomini non vanno affatto bene».
Dunque, raccontiamo di api per capire che la questione è piuttosto spinosa e che non solo ne risente un’economia importante, quella incentrata sulla commercializzazione del miele, ma ne soffrono anche la natura e l’ambiente. Quindi tutti noi.
Ecco perché abbiamo interpellato Francesco Panella, portavoce dell’Unione nazionale apicoltori ed esponente di Aspromiele, la principale associazioni di produttori, almeno dalle nostre parti.
Panella, abbiamo intuito che c’è molto da preoccuparsi: “La situazione che si è venuta a creare in Italia è piuttosto grave. In provincia di Alessandria ne subiamo parecchio gli effetti, specie nella parte meridionale di questa zona dove gli apicoltori sono numerosi. Non dobbiamo dimenticare che il Piemonte è la regione in cui si produce più miele e che, se escludiamo il Cuneese che ha un ampio numero di alveari e la zona dell’Ossola e del Novarese, dove l’apicoltura ha una tradizione antica, è l’Alessandrino l’area più significativa”.