Sotto shock il figlio della donna, che ha ucciso il marito a Basaluzzo
La 63 anne rinchiusa nel carcere femminile di Vercelli. Attesa a ore la convalida dell'arresto
La 63 anne rinchiusa nel carcere femminile di Vercelli. Attesa a ore la convalida dell'arresto
È in stato di shock, protetto da un fitto velo di riserbo teso dai Carabinieri, il figlio ventiquattrenne di Nhare Ana Fernando, la donna di 63 anni originaria del Mozambico che nelle prime ore di ieri, ha ucciso con otto coltellate il marito Walter Corradini di 69 anni nella loro casa al numero 4 di via Pio V a Basaluzzo. Il loro unico figlio era in casa, nella sua camera, quando è esplosa l’ennesima lite tra i suoi genitori, ma non è riuscito a intervenire prima che degenerasse in tragedia.
Sono stati i vicini di casa della villetta a due piani alla periferia di Basaluzzo, una stradina perpendicolare alla strada che porta a Fresonara, ad accorgersi che non era la solita lite tra Walter Corradini a la moglie, ma un qualcosa di più e a chiedere l’intervento dei carabinieri.
Quando una delle pattuglie della Compagnia di Novi, di turno nelle prime ore del giorno di ferragosto, è giunta sul posto, i componenti hanno visto Nhare Ana Fernando che vagava in stato confusionale nel vialetto di casa con un coltello da cucina con lama di circa 24 centimetri ancora sporca di sangue infilato nella borsetta.
I carabinieri sono entrati in casa e hanno rinvenuto Walter Corradini nel bagno con il corpo riverso supino sul pavimento che era diventato un lago di sangue.
Aveva esalato l’ultimo respiro, inutile ogni tentativo di soccorso, colpito con otto coltellate al petto, alla schiena e due anche al volto.
Nel frattempo la donna, pur in evidente stato confusionale, ha ammesso di aver ucciso il marito. Sul posto sono arrivati anche il comandante della Compagnia carabinieri di Novi Ligure, capitano Marzia Lapiana, con gli esperti della scientifica per i rilievi, e il magistrato Giovanni Gasparini, sostituto procuratore alla Procura della repubblica di Alessandria, che ha lasciato intendere l’intenzione di disporre l’autopsia sul corpo dell’ex dipendente dell’Eni ucciso dalla moglie. Che adesso si trova nel carcere femminile di Vercelli in attesa della convalida dell’arresto, nelle prossime ore