Ecco l’Acqui Dry, versione non dolce
E’ nato l’Acqui Dry docg, la versione non dolce del Brachetto d’Acqui docg, sia dal punto di vista legislativo che enologico: «Il ministero ha pubblicato il via libera all’Acqui Dry e noi, come Consorzio, abbiamo già degustato i primi campioni di un prodotto che promette di essere una vera opportunità di rilancio per la filiera – commenta Paolo Ricagno, presidente del Brachetto d’Acqui docg – Ora la denominazione Acqui docg può vantare due tipologie: dolce e secca».
La novità arriva in momento positivo delle vendite e negativo per la produzione falcidiata dalla grandinata anomala delle scorse settimane. «Sono certo che l’Acqui Dry docg aiuterà in senso commerciale il classico Acqui dolce docg, rinverdendo le potenzialità di un’uva che è unica al mondo se coltivata sulle nostre colline, tra Astigiano e Acquese, patria dei vitigni aromatici».