Melvin Johnson, talento e punti per la Bertram
‘Voglio avere un ruolo importante in squadra sia tecnico che vocale’
?Voglio avere un ruolo importante in squadra sia tecnico che vocale?
Talento, punti, leadership. Questo promette Melvin Johnson alla Bertram Derthona. Come anticipato dal ‘Piccolo’ è lui la nuova guardia americana che i bianconeri cercavano. Il quarto tassello di un quintetto a cui ora manca solo l’ala forte. A far convergere sul suo nome le volontà societarie l’esperienza italiana della passata stagione (giocata tra Varese in A1 e Forlì in A2), le doti tecniche e quelle umane. “Nelle ultime settimane il nome di Melvin Johnson è stato a lungo in cima ai nostri pensieri – racconta il general manager bianconero Marco Picchi -. Si tratta di un ragazzo dal talento cristallino, che al primo anno in Italia ha già dimostrato il proprio valore e che è assolutamente determinato ad elevare il suo livello per essere uno dei leader tecnici ed emotivi di questa squadra”. Nativo del Bronx di New York, Melvin è una guardia di 193 cm, classe 1993, prodotto della prestigiosa VCU (Virginia Commonwealth University), dalla quale è uscito con una laurea in criminologia e con una media di 17.4 punti a partita, con il 46% da 2, il 38% da 3 e l’81% ai tiri liberi. Coach Lorenzo Pansa ha la sua prima punta: “Siamo molto contenti che Melvin abbia scelto noi quale nuova tappa del suo percorso di crescita. Oltre alle evidenti qualità tecniche, si tratta di un ragazzo estremamente serio e solare, ambizioso e lavoratore. Si tratta di caratteristiche importanti che si integrano alla perfezione con quella che è la nostra realtà ed il nostro progetto di squadra.” Nelle prime dichiarazioni del giocatore traspaiono consapevolezza e determinazione. “Ho chiesto informazioni ad ex giocatori bianconeri come Cosey e Greene e mi hanno parlato molto bene del management e dei tifosi. Sono molto contento di avere concluso questo accordo e sono molto grato alla società del Derthona ed al suo staff tecnico per avere dimostrato una grande fiducia nei miei confronti. Guardo al secondo anno in Europa con una fortissima motivazione: dopo un primo periodo di adattamento alla vita europea, tra Varese e Forlì, posso dire di essere pronto a dare il massimo in campo per diventare il miglior giocatore possibile. Vorrei conquistare un ruolo importante in questa squadra sia dal punto di vista tecnico che vocale, cercando di trasmettere tutto il mio entusiasmo e la voglia di vincere anche ai miei compagni. Come nella sua carriera universitaria e nelle due squadre italiane, anche a Tortona Melvin Johnson indosserà la canotta numero 32.