‘Quando i Grigi chiamano, neppure un secondo di esitazione: un ‘sì’ convinto’
Giacomo Sciacca ha appena concluso la prima giornata di allenamenti in ritiro a Bardonecchia
Giacomo Sciacca ha appena concluso la prima giornata di allenamenti in ritiro a Bardonecchia
Al Moccagatta Giacomo Sciacca ha già vinto un torneo, nel 2014, con la maglia della Primvera dell’Inter. “Come si fa a non ricordare lo stadio dove la finale era finita 6-0 contro il Milan”, commenta il giovane difensore che l’Alessandria ha acquistato ieri, a titolo definitivo, e che ha firmato un triennale. “Quando una società come l’Alessandria ti chiama, dimostrando di essere interessato a te, non c’è neppure un attimo da perdere. Come ho fatto io: ho detto subito sì, molto convinto, e lo sono ancora di più dopo il primo giorno di lavoro in ritiro, a Bardonecchia. Qui c’è proprio tutto: una società solidissima, un grande gruppo, c’è la storia e ci sono i progetti per andare lontano. Io sono ambizioso e sono anche consapevole della grande opportunità che ho: per me questa può essere la svolta verso l’alto. Anzi, deve esserlo”. Un lungo percorso nelle giovanili dell’Inter. “Dodici anni, per me è stata la seconda casa e la seconda famiglia. Ho iniziato nei pulcini fino alla Primavera: molti allenatori e istruttori, i dirigenti, i compagni, da tutti ha avuto qualcosa di importante. Non solo sul piano tecnico: insegnano a stare in campo, a rispettare le regole, e tenere un certo comportamento, ad affrontare la vita sempre a testa alta, per se stessi e per gli altri”. Una eredità per una carrieta che Sciacca si augura molto lunga. Per lui è appena iniziata la terza stagione in C, piazze tutte molte diverse tra loto. “A Renate, il primo anno, una società impegnata a tenere la categoria. A Piacenza, l’anno scorso, gli obiettivi si sono alzati e siamo arrivati a giocare i playoff. Alessandria è la vetta di questo percorso: con i Grigi voglio crescere ancora”. Di categoria, certo, ma anche tecnicamente. “Io nasco centrale di difesa, poi c’è stata una evoluzione e, gradatamente, sono diventato terzino destro, che adesso è il ruolo che interpreto di più e meglio. Non sono uno di spinta, ma adesso in quella zona del campo mi sento molto a mio agio e non mi limito alal marcatura. Mi propongo anche io, per suggerire”. Sarà in campo al debutto domenica, insieme a Casasola. Sul nome di Perez (Ascol) un no convinto dal ds Sensibile e dal suo staff