Da oggi inizia l’era Sensibile. Con i cambiamenti decisivi
Per sei settimane ha provato a portare il gruppo al traguardo. Nella notte incontro con alcuni tifosi
Per sei settimane ha provato a portare il gruppo al traguardo. Nella notte incontro con alcuni tifosi
Da oggi inizia l’era Sensibile. Nelle intenzioni del presidente Luca Di Masi sarebbero stati questi i giorni dell’investitura del nuovo ds, si sperava in altra categoria. Ieri è stato il primo a metterci la faccia in sala stampa, a ringraziare “tutte le persone che, nell’Alessandria, lavorano dietro le quinte, di cui si parla poco e sono fondamentali”. A ringraziare Bepi Pillon, “con cui è stato fatto un lavoro importante. Perché lui è uomo del Nord Est, che ha una profonda cultura del lavoro e del rispetto”. Anche “i giocatori”, unico ringraziamento che la tifoseria non ha gradito. Naturalmente il presidente Luca Di Masi, “sono nel calcio da molti anni e credo di aver conosciuto molti presidenti, per questo posso dire che le persone come Di Masi, che mettono tutti nelle condizioni di lavorare al meglio, sono rare. Come rara è la sua grandissima determinazione”. Il primo anche a metterci la faccia con i tifosi: aveva previsto che qualcuno avrebbe atteso la squadra al rientro in città, ha anticipato l’arrivo del pullman all’Hotel Diamante, e ha parlato con un gruppetto di sostenitori. Un discorso che, di fatto ha completato le parole del dopo gara. Perché Sensibile segue l’Alessandria da tre anni e conosce, come ha ammesso, “quanto è stato speso in tempo, energie, passione, investimenti”. Evidentemente non bene, almeno non come avrebbe dovuto: entrare in questa società con sei settimane di anticipo rispetto all’investitura comunque prevista lo ha aiutato a vedere meglio come cambiare. E lo ha detto chiaro ai tifosi. “Da adesso si fa come dico io”. Eliminando o modificando ciò che non gli è piaciuto, che non la convinto, che non serve ad arrivare all’obiettivo, anzi rischia di allontanarlo. Sicuramente metodi, ma anche interpreti: nessuno, anche chi ha contratto, deve sentirsi sicuro della maglia grigia il messaggio che è passato, comunque, in queste settimane al gruppo. Una maglia da meritare, da sudare, da rispettare: anche Sensibile sa bene quale è l’obiettivo, e dirà al presidente, nel lungo colloquio, con quali metodi e con quali interpreti. Non ci si limiterà a semplici ritocchi. Anzi