“Il presidente rilancia. La mazzata non sopirà le sue ambizioni”
Sensibile: "Di Masi sa bene l'obiettivo dell'Alessandria. Nessuno determinato come lui"
Sensibile: "Di Masi sa bene l'obiettivo dell'Alessandria. Nessuno determinato come lui"
Ripartirà tutto da una lunga chiacchierata tra il presidente Luca Di Masi e il direttore sportivo Pasquale Sensibile. “Perché sono i presidenti che dettano le linee guida”. Con una premessa che, almeno, è una luce, e importante, nel buio della notte in cui è ripiombato il popolo grigio. Perché perdere la B, non solo oggi, ma con un assurdo girone di ritorno, dopo aver avuto la promozione in mano, è come un gancio al volto che farebbe vacillare anche il più forte e solido de pugili. Tocca ancora una volta a Pasquale Sensibile far passare di nuovo uno spiraglio. “Il presidente Luca Di Masi non molla, ma rilancia. Non so ancora in quali termini, ma sono sicuro che, a mente fredda, smaltita questa mazzata, perché questo è, il presidente ripartirà. Di Masi ha ben chiaro quale è l’obiettivo dell’Alessandria e, ripeto, per come l’ho conosciuto, non credo che questa mazzata non basterà a sopire le sue ambizioni”. Come, e con quali uomini, lo si saprà nei prossimi giorni. Di certo conterà molto il contributo del ds, “ci sono tanti modi per essere competitivi”. E Sensibile, che segue l’Alessandria “da tre anni, anche se la collaborazione stretta con l’Alessandria è solo di due mesi fa, e, quindi, molto giovane. Però ho visto bene quanto è stato messo, in questi tre anni, in tempo, in passione, in sacrifici, i sforzi organizzativi ed economici”. Come dire: si può arrivare all’obiettivo con strade diverse da quelle percorso fino ad oggi e arrivare alla meta anche con interpreti diversi. Rimpianti? “Non aver trovato una giornata felice oggi. Non particolarmente felice, perché l’impegno non è mancato. Ma questa è la mia valutazione, perché se la stessa domanda la fate a chi ha vissuto tutta questa stagione, il rimpianto più grosso è aver vissuto quel finale di campionato che, per motivi nei quali non voglio entrare, è stato compromesso, settimana dopo settimana, un percorso. Perché è francamente difficile da spiegare, e accettare, perché non si sia riusciti a centrare la promozione diretta con quel vantaggio così ampio”. Il futuro si definirà nelle prossime ore. “In quale modo, ripeto, ancora non mi sento di dirlo, però posso garantire che, in questi mesi, il presidente non ha mai dato l’impressione di voler smettere. Anzi, di rilanciare: il presidente è una persona schiva, anche silenziosa, ma potete credere che raramente ho trovato una determinazione come la sua”. Ripartire con Di Masi, e da Du Masi, è l’unica nota bella nell’ennesima pagina pesante