Festival del noir a Rivarone
Il noir torna a Rivarone con alcuni dei migliori scrittori del genere che vengono a confrontarsi nell’appuntamento che si terrà domenica, organizzato dall’Associazione Arca in collaborazione con Pagine in Movimento.
A partire dalle 15 inizierà, presso il Salone dei Ciliegi in via Contrada Grande 31, la quinta edizione del festival ‘Rivarone in Giallo’, che ha la sua anima in Riccardo Sedini, presidente di Pagine in Movimento.
Ad aprire la manifestazione saranno Matteo Di Giulio con il suo ‘Indagine al Giambellino’ (Frilli) e Fabrizio Borgio con ‘Ceneri sepolte’ (Frilli), che torna a mettere in scena l’investigatore astigiano Giorgio Martinengo.
Quindi, alle 16, protagonista un autore importante come Andrea Vitali, nome di punta della casa editrice Garzanti, che si confronterà sul suo ultimo romanzo, ‘A cantare fu il cane’. Si tratta di uno dei suoi libri migliori, che mette in scena i misteri piccoli e grandi di un paese dell’Italia del 1937, offrendo un linguaggio corale di grande suggestione.
Alle 17, sarà la volta di Valerio Varesi con ‘La legge del Corano’, edito da Frasssinelli. Protagonista ancora una volta il commissario Soleri, personaggio ricorrente nei libri di questo autore, che con le sue indagine ci porta a scoprire le tensioni fra italiani e immigrati in una Parma decisamente a tinte noir.
È invece ambienta nella Milano del 1962, alle prese con la costruzione della metropolitana, la storia raccontata da Erica Arosio e Giorgio Maimone con ‘Non mi chiedere chi sei’ (Tea).
Alle 18, sarà la volta di Biagio Goldstein Bolocan con ‘Il traduttore’, pubblicato da Feltrinelli, che ambienta anch’esso la sua narrazione nel capoluogo lombardo e nel passato, per la precisione nel 1956.
Si aprirà quindi uno spazio alessandrino con Angelo Marenzana che presenterà il suo ultimo romanzo, ‘Alle spalle del cielo’, edito da Baldini & Castoldi e ambientato proprio nella nostra città nel periodo della seconda guerra mondiale. Un libro avvincente che ha come punto di partenza una rapina avvenuta veramente, di cui l’autore ha trovato notizia in una pagina del ‘Piccolo’ dell’epoca. A rendere ancora più suggestivo il libro, la descrizione dell’Alessandria dell’epoca con il drammatico bombardamento avvenuto il 30 maggio e il 1° aprile 1944.
In nome del padre
Il festival sarà chiuso da Flavio Villani che si confronterà sul suo ‘In nome del padre’, pubblicato da Neri Pozza. Anche questa è un’opera di grande fascino, che si gioca su due piani temporali diversi, tra la Milano degli anni Settanta e quella di trent’anni prima. L’originalità del romanzo non sta soltanto nella trama decisamente avvincente ma anche nell’abilità di indagine psicologica che dimostra.