Morte psicologa, si ipotizza l’incidente
L'autopsia eseguita ieri pomeriggio ha iniziato a chiarire la complessa dinamica della tragedia
L'autopsia eseguita ieri pomeriggio ha iniziato a chiarire la complessa dinamica della tragedia
I primi passi dopo l’autopsia eseguita sul cadavere di Emanuela Baretto, 43 anni, psicologa, si dirigono verso l’ipotesi che la morte sia da attribuire a un incidente. Si tratta di una dinamica complessa: in un qualche modo (ancora da accertare) si sarebbe sfondato il vetro della porta del bagno e la donna si sarebbe tagliata attraversandola. Ma le indagini sono ancora in corso, e solo quando avranno a disposizione tutti gli elementi, gli investigatori potranno chiarire come si è consumata la tragedia all’interno dell’appartamento di via Della Cappelletta, al quartiere Orti di Alessandria, di proprietà di un collega (in servizio al’ospedale) della donna ma che la 43enne aveva in uso. L’inchiesta, affidata ai carabinieri, è coordinata dal sostituto procuratore, Alessio Rinaldi. Gli investigatori hanno escluso, da subito, responsabilità di terzi. La donna è stata trovata priva di vita nel corridoio dell’alloggio, vicino alla porta a vetri del bagno andata in frantumi. Un pezzo di vetro deve aver reciso l’arteria femorale della gamba destra non lasciando scampo alla psicologa. La morte risalirebbe a sabato mattina. Il ritrovamento del cadavere nella serata. E’ stato il proprietario di casa, da giorni fuori regione, a chiedere al fratello che abita sotto di lui, di andare a vedere come mai Emanuela non rispondesse al telefono. Quando l’uomo si è avvicinato a una delle finestre ha immediatamente capito, e avvisato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i medici del 118, i vigili del fuoco e i militari del Radiomobile. Quando sono entrati in casa hanno trovato la donna a terra in un lago di sangue.