Consorzio agrario, Confagricoltura e Cia Alessandria salutano
Confagricoltura e Cia Alessandria escono dal Consorzio Agrario, che oggi si chiama Cadelpo e ha sede a Vercelli, dopo aver aggregato le strutture consortili di Alessandria, Novara e Vercelli.
I motivi della decisione – che rischia di avere pesanti ripercussioni sul settore – sono derivati una sostanziale mancanza di informazione delle strategie consortili, in particolare relative alla imminente unione con il Consorzio del nord Piemonte.
“L’attuale maggioranza del consiglio di amministrazione del Consorzio, detenuta dai rappresentanti della Coldiretti, non ha individuato adeguati indirizzi per la gestione della struttura consortile – spiegano dalle due associazioni – e ha indicato al Consiglio, come unico mezzo salvifico rispetto alle difficoltà di bilancio, l’ipotesi di affitto di azienda al Consorzio agrario delle province del nord Ovest”.
Confagricoltura e Cia, perciò, si domandano se la fusione dei tre Consorzi (Alessandria, Novara e Vercelli) abbia portato reali benefici alla nuova struttura Cadelpo: “Al momento della fusione, i tre Bilanci dei Consorzi insieme presentavano un volume di affari che si aggirava intorno ai 60 milioni di euro. Attualmente – sottolineano i presidenti Luca Brondelli di Brondello (Confagricoltura) e Gian Piero Ameglio (Cia) – l’importo risulta invece addirittura dimezzato e nutriamo forti perplessità per il futuro, anche perché l’attuale gruppo di maggioranza ha mostrato chiaramente di voler assumere decisioni in base a valutazioni politiche essenzialmente estranee al territorio locale. Pertanto, le condizioni di collaborazione da parte nostra sono definitivamente decadute, con conseguente venir meno di ogni appoggio politico-istituzionale”.