Muore a 43 anni, le indagini dei carabinieri
Sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso. Gli inquirenti escludono responsabilità di terzi
Sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso. Gli inquirenti escludono responsabilità di terzi
“Personalmente non conoscevamo la signora ma solo i due fratelli e la mamma, psicologa, che ora abita altrove – raccontano alcune vicine – Ieri sera non ci siamo subito rese conto di quello che stava accadendo, di certo però ci siamo preoccupate sentendo il via vai di sirene. Allora abbiamo capito che era capitato qualcosa di grave. Io abito proprio vicino alla casa e non ho mai sentito urla o situazioni strane. Anche ieri mattina era tutto tranquillo. Da non addette ai lavori – continua una delle due – inquirenti e investigatori devono approfondire il più possibile la vicenda senza chiuderla troppo in fretta trattandosi del l’ennesima morte di una donna”.
Con il passare delle ore, intanto, si sta delineando il caso del decesso di Emanuela Baretto, 43 anni, laureata in psicologia, abitava ad Alessandria. Dai primi accertamenti sembrerebbe che la donna sia morta a causa di una profonda lesione alla gamba procuratasi dalla rottura di una vetrata. Potrebbe essersi trattato di un incidente. Le indagini sono ancora in corso. Emanuela e’ stata trovata ieri sera, verso le 21.30, riversa a terra, e con alcune ferite che si sarebbe provocata rompendo la finestra del bagno. Il corpo era vicino alla porta. Sul posto i carabinieri che stanno indagando. Al momento si escludono responsabilità di terzi. La Procura ha aperto un fascicolo, sarà l’autopsia a dover chiarire le cause esatte della morte della donna.
Emanuela avrebbe dovuto festeggiare il suo compleanno (era nata il 6 giugno) questa sera insieme al fratello Cristiano e agli amici. L’uomo ha affidato a Facebook la sua prima reazione dopo la telefonata dei carabinieri che annunciava la tragedia accaduta alla sorella: “Mi hanno appena chiamato i carabinieri di Alessandria dicendomi che mia sorella Emanuela Baretto è stata trovata morta in casa sua. Domani sera (oggi, ndr) dovevamo festeggiare insieme il suo compleanno. Vedremo come indagheranno sulla morte”.
Emanuela Baretto era in via Della Cappelletta, al numero 41, nell’abitazione di Antonio Pepoli (dirigente psicologo dell’ospedale fuori città da alcuni giorni) di cui aveva la disponibilità. Al piano terra abita anche il fratello Daniele, che fa il taxista; sarebbe stato lui a dare l’allarme. “Ho trovato l’ambulanza, e mi hanno detto che era morta”, queste le parole dell’uomo ritornato questa mattina a casa dove gli investigatori hanno apposto i sigilli alla porta d’ingresso dell’appartamento.