Le radici del populismo
Un film di stringente attualità, che offre uno spaccato della provincia francese e dei suoi disagi nell’epoca della globalizzazione.
Il circolo del cinema Adelio Ferrero propone, martedì nella sala Kurosawa del Kristalli alle 21,15, il film ‘A casa nostra’ di Lucas Belvaux, regista di origine belga. La pellicola viene presentata da Roberto Lasagna, che coordinerà anche il dibattito al termine della proiezione.
Il film intende mostrare i meccanismi attraverso i quali il Front National ha raggiunto tanti consensi nella provincia francese. Il contesto sociale è quello molto desolante della difficile condizione delle famiglie per lo più operaie che stanno pagando il prezzo della deindustrializzazione in un’area con un passato importante ma ormai trasformata in periferia marginale e dimenticata.
Su questo dramma si inserisce nel film un partito molto simile al Front National che cerca di volgere a suo favore questa situazione, facendo ricorso a persone stimate nella comunità, il cui prestigio serve anche a cancellare nella sensibilità comune le ombre del passato.
Questi sono i tratti della protagonista del film, Pauline, ottimamente interpretata da Émilie Dequenne, già diretta da Belvaux in ‘Sarà il mio tipo?’ e conosciuta dai cinefili soprattutto per avere interpretato il ruolo di Rosetta nell’omonimo e fortunato film dei fratelli Dardenne. Si tratta di una infermiera indipendente in un distretto minerario nel nord della Francia, che cresce i due figli da sola e si prende cura del padre, un ex operaio siderurgico.
Viene sospinta all’impegno politico dal dottor Philippe Berthier, a cui presta il volto l’attore André Dussolier. Questo medico ha già curato la madre malata di Pauline e la giovane infermiera lo vede come un uomo protettivo, del resto lo conosce da quando era adolescente. Così Berthier, facendo leva sui suoi sentimenti, la spinge a candidarsi alle imminenti elezioni municipali.