Andiamo a Firenze. Dopo 120 minuti e 12 rigori
Partita straordinaria, di emozioni e rivincite. Il 14 giugno con la Reggiana
Partita straordinaria, di emozioni e rivincite. Il 14 giugno con la Reggiana
Alessandria – Lecce 5-4 dopo calci di rigore (0-0)
Alessandria (4-4-2): Vannucchi; Celjak (13’sts Evacuo), Gozzi, Sosa, Manfrin (37’st Barlocco); Marras, Mezavilla, Branca, Nicco; Gonzalez (12’st Sestu), Bocalon. A disp.: La Gorga, Piana, Rosso, Iocolano, Fischnaller, Piccolo, Gjura, Nava. All.: Pillon
Lecce (4-3-3): Perucchini; Vitofrancesco (47’st Tsonev), Cosenza, Giosa, Ciancio; Lepore, Arrigoni, Costa Ferreira; Pacilli (22’st Mancosu), Caturano, Torromino (33’st Doumbia). A disp.: Bleve, Chironi, Agostinone, Marconi, Drudi, Monaco, Maimone, Fiordilino. All.: Rizzo
Arbitro: Guccini di Albano Laziale
Assistenti: Lombardi di Brescia e Scarpa di Reggio Emilia, quarto ufficiale D’Apice di Arezzo
Sequenza rigori: Costa Ferreira alto. Branca: segna
Tsonev: segna Evacuo: segna. Mancosu: segna Bocalon: segna Caturano: segna. Sosa: segna Lepore: segna. Sestu: parato Ciancio: palo Nicco: segna.
Note: Giornata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 5300 circa (5231 paganti) . Ammoniti: Marras, Torromino per reciproche scorrettezze, Sosa, Giosa per gioco falloso, Branca per proteste. Espulsi dalla panchina l’allenatore dei portieri dell’Alessandria Servili e il ds del Lecce Mauro Meluso Angoli: 1-1 Recupero: pt 0′,st 4′; pts 0′, sta 1′. In tribuna il presidente del Torino Urbano Cairo. L’Alessandria con il secondo sponsor sulla maglia, Santero 958
Si va a Firenze. Dopo 120 minuti di battaglia, un tempo per il Lecce, il secondo per l’Alessandria in crescendo. I due supplementari con una occasione per parte, il brivido sulla traversa di Mancosu a due minuti dalla fine, il destro di Nicco che sfila di un nulla sul fondo. Rigori: Costa Ferreira sbaglia il primo, poi segnano tutti, tranne Sestu. Si va ad oltranza: Ciancio palo e fuori, Nicco palo e dentro. L’Alessandria va a Firenze, contro la Reggiana: il 14 giugno al Franchi. Per chiudere un conto con la Reggina, aperto da 42 anni
LE SQUADRE
Una sola variazione nella formazione di Lecce: Pillon fa un cambio di ruolo e, dopo settimane, rimette nella mischia Mezavilla al posto dello squalificato Cazzola. Confermato Nicco a sinistra, nonostante il recupero di Iocolano. Anche la difesa è la stessa, ce la fa Celjak che ha accusato un leggero risentimento. Nel 4-3-3 del Lecce torna Vitofrancsco, schierati a destra in difesa, e Lepore gioca di nuovo alto. E, in attacco, a sinistra, Torromino al posto di Doumbia
LA PARTITA
Avvio di grande intensità. E, anche, agonisticamente, dura: meno di 2 minuti e c’è il doppio giallo a Marras e Torromino per reciproche scorrettezze. Rispetto all’andata, almeno nella prima metà, è più il Lecce a fare la partita rispetto ai padroni di casa, che faticano a verticalizzare, mentre i salentini sfruttano di più le corsie esterno. E vanno alla conclusione con Vitofrancesco (12′) diagonale che taglia tutta l’area e esce di poco, e con Pacilli (15′) su punizione, alta di un metro. L’Alessandria ha una opportunità con Gonzalez, ma il sinistro è sull’incrocio. Poi doppio salvataggio di Vannucchi, che ci mette i pugni prima su Caturano(20′) e poi su Lepore (22′). Mette i brividi il destro di Ciancio (25′). L’Alessandria è macchinosa nella manovra, troppi passaggi all’indietro, o per orizzontale, che il Lecce non fatica a controllare, rubando palla e provando a ripartire. E l’assenza di Cazzola si sente molto, perché un sostituto effettivo non c’è.Così, dopo una conclusione di Gonzalez, al 37′, al termine di una buona triangolazione, la prima opportunità per i Grigi nasce al 42′ da un cross di Marras d sinistra, sul quale salva Cosenza in angolo.
La ripresa inizia con un doppio brivido: al 6′ quando Vannucchi si oppone al missile di Costa Ferreira, toccando in angolo un pallone destinato in rete. Sugli sviluppi, sale Giosa per colpire di testa, palla fuori di poco. Ma non cambia il leit motiv della gara, Lecce che fa il gioco e l’Alessandria che deve cercare di contenere. All’11 ancora Vannucchi impegnato, si oppone a Caturano, sul pallone di avventa Lepore, ma questa volta l’arbitro vede bene l’intervento falloso sul portiere, ignorato all’andata. Poi è il turno di Sestu, al posto di Gonzalez spento e per nulla incisivo e i Grigi giocano con un 4-2-3-1. Al 18′ Grigi vicini al gol: Bocalon vince un rimpallo con Giosa e apre per Marras, insito che passa vicinissimo all’incrocio. Con l’ingresso di Sestu l’Alessandria ha più personalità e verticalizza di più. Cresce anche il peso di Mezavilla in mezzo, perché alza anche il baricentro e aiuta la squadra a stare più alta, come non era accaduto nei primi 45′. Vannucchi ancora decisivo al 34′, tacco di Lepore per Doumbia, entrato da poco, e Vannucchi respinge d’istinto. Nel recupero l’Alessandria rischia il secondo cambio forzato, dopo quello di Barlocco per Manfrin, ma Gozzi si rialza e continua.
Dopo 4′ di recupero supplementari. Ed è un’Alessandria che combatte. All’8′ sinistro di Marras dal limite passa di un nulla sulla traversa. Ancora 0-0, secondo supplementare. Quando il Moccagatta trema, all’11’, sinistro in corsa che si stampa sulla traversa, con Vannucchi superato. Al 14′ Nicco potrebbe evitare i rigori, ma il suo destro sfila vicinissimo al palo.
Rigori. Sotto la Nord. Inizia il Lecce: Costa Ferreira alto. Branca: segna
Tsonev: segna Evacuo: segna. Mancosu: segna Bocalon: segna Caturano: segna. Sosa: segna Lepore: segna. Sestu: parato Ciancio: palo Nicco: segna. Si va a Firenze. a vendicare lo spareggio di 42 anni fa. In quel 1975 in cui la reggiana mandò in C i Grigi. E pochi mesi dopo iniziò la storia calcistica di Bepi Pillon. Proprio al Moccagatta