L’ultima volta in ‘questo’ Moccagatta. Tempio del popolo grigio
Da lunedì i lavori nello stadio che non ha eguali. Domani, alle 18, si gioca
Da lunedì i lavori nello stadio che non ha eguali. Domani, alle 18, si gioca
L’ultima volta nel ‘tempio’. Il tempio, quello del popolo grigio: il Moccagatta, unico, inimitabile, un catino di passione, lo scopriranno quelli che arrivano dal Salento, in campo e sugli spalti, e si sono permessi di definirlo “un piccolo stadio”. Qui si è scritta la storia, dal 28 ottobre 1929, data dell’inaugurazione, quando era ancora ‘Stadio del Littorio, per diventare poi ‘Giuseppe Moccagatta’ appeba finita la guerra. Il ‘Mocca’: ognuno ha aneddoti da condividere e ricordi da portarsi bek cuore per sempre. Domani sarà una partita speciale: certo, perché in palio c’è la semifinale playoff, ma anche perché sarà l’ultima volta nel Moccagatta in questa ‘versione’. Da lunedì incominceranno i lavori: cambierà il rettilineo, con un gradino in più, sarà consolidata e sistemata la tribuna, ci saranno spazi diversi per bar, sala stampa, spogliatoi, ci saranno, finalmente, i servizi nella Nord, le reti di divisione saranno più basse per un contatto più diretto con il campo.Scomparirà un cuore di questo ‘Mocca’, i parterre: dalla prossima stagione i pitch view, tutt’altro volto e, anche, frequentatori. I ‘p’arterriano’, però, resteranno (per fortuna) e, chissà, andranno a ‘colonizzare’ altri settori. Per chi ama i Grigi domani sarà una giornata da Moccagatta: da vivere e poi da raccontare. Tutti presenti, fischio d’inizio alle 18, l’orario giusto è questo, le biglietterie sono aperte fino alle 19 per gli ultimi tagliandi. Ne sono rimasti pochi, tra rettilineo, parterre e tribuna, i botteghini potrebbero anche non essere aperti domani. Da Lecce oltre 700 in arrivo. ma al Moccagatta c’è solo il grigio a dominare. Grigio che è storia, è leggenda, è amore. Anche per uno stadio dove chi ama l’Alessandria si sente a casa.Oggi, domani, e sempre: entrare nella storia per continuare a scriverla, e interpretarla, su un palcoscenico speciale. Il Moccagatta. Il ‘nostro’ Moccagatta