La vera prova della svolta è stasera, allo stadio di Via del Mare
Ancora poche ore al primo atto dei quarti: i Grigi hanno un percorso obbligato
Ancora poche ore al primo atto dei quarti: i Grigi hanno un percorso obbligato
Servirà l’Alessandria di Caserta, almeno questo pensa, e si auspica di vedere, Bepi Pillon. Anche qualcosa di più, perché questa è la partota in cui i Grigi devono dimostrare che in B possono arrivare comunque, anche con percorsi alternativi. Perché avevano la via diretta spianata e l’hanno ‘abbandonata’, per errori e involuzioni proprie più che per meriti di altri. Anzi, esclusivamente per demeriti proprio. All 20.30 di oggi il fischio di 180 minuti, che potrebbero diventare anche 210, cruciali, perché si va oltre il risultato del campo, che è comunque la condizione indispensabile: i Grigi hanno la possibilità di annullare, almeno ridurre, quella distanza che si è creata con una tifoseria frastornata da un dolore straziante e ancora furiosa per un epilogo che, a raccontarlo, nessuno ci crederebbe, tanto è assurdo, eppure purtroppo è vero. Caserta è stato solo l’inizio, arrivare ai quarti era l’obiettivo minimo, e vincere la finale anticipata, in quattro giorni tra lo stadio di Via del Mare e il Moccagatta, non sarà l’impresa, ma un atto dovuto, il modo migliore per saldare un debito verso la tifoseria e la città. Perché ci sono ferite che non si saldano tanto facilmente, ma avanzare eliminando il Lecce può essere una buona cura. Che Lecce sarà? Quello rimodellato da Roberto Rizzo: non tanto nel modulo, perché è sempre un 4-3-3, ma nell’interpretazione, non più orizzontale, ma molto verticale e veloce, con la spimta di Lepore che, a destra, fa l’esterno basso e con un attacco che, anche a giudizio di Pillon, è il reparto più forte: Caturano (e, in alternativa, Marconi) con Pacilli e Doumbia, il giocatore più in forma, sicuro vincitore del ballottaggio con Torromino. E, soprattutto, che Alessandria sarà? Obbligatorio che sia quella da playoff, e da playoff al sud, vista a Caserta e, anche, nella ripresa, al ritorno, ma con tutte le qualità amplificate: la detreminazione, l’aggressività, l’intensità, la concentrazione, la cattiveria, la capacità di fare la partita e non subirla. Con Evacuo che, almeno questa volta, ha qualche chance in più di partire titolare con Gonzalez, con Sosa al posto di Piccolo, con Barlocco di nuovo a sinistra, con Fischnaller candidato al posto di Iocolano, in panchina ma non ancora pronto per tornare titolare. C’è da augurarsi anche con un posto pure per Nicco, perché è onestamente difficile da motivare, per un allenatore, la scelta di rinunciare a questo giocatore. E, anche, con un po’ di minuti per Sestu, che più di altri può contribuire a cambiare la partita. I tifosi saranno davvero pochi a Lecce, perché ci sono 1100 chilometri e c’è, soprattutto, uno scollamento che la qualificazione non ha colmato. Però il popolo grigio sarà davanti alla televisione, alle 20.30, per seguire la diretta su Sportube: al bar dello stadio, al Covo dei mandrogni in via Cordara, alla Saves, al Don Stornini, a Ortincontra, in molti locali. Per tifare, soprattutto con la voglia di scoprire che in B si può arrivare anche con percorsi alternativi, perché i Grigi sono in grado di percorrerli fino in fondo. La semifinale, come già lo erano i quarti, sono il minimo indispensabile