Il primo tempo finisce in parità. Ma più Grigi del Lecce
Marras firma il vantaggio dell'Alessandria, sull'1-1 un presunto fallo su Vannucchi
Marras firma il vantaggio dell'Alessandria, sull'1-1 un presunto fallo su Vannucchi
Lecce – Alessandria 1-1
Lecce (4-3-3) Perucchini; Lepore, Cosenza, Giosa, Ciancio; Costa Ferreira, Arrigoni (39’st Fiordilino), Mancosu; Pacilli (30’st Tprromino) , Caturano (32’st Marconi), Doumbia. A disp.: Bleve, Chironi, Vitofrancesco, Agostinone, Tsonev, Drudi, Monaco, Maimone. All.: Rizzo
Alessandria (4-4-2): Vannucchi; Celjak, Gozzi, Sosa, Manfrin; Marras (39’st Sestu), Cazzola, Branca, Nicco; Gonzalez 844’st Fischnaller), Bocalon (27’st Evacuo). A disp.: La Gorga, Mezavilla, Piana, Rosso, Iocolano, Piccolo,Barlocco, Nava. All.: Pillon
Arbitro: Paolini di Ascoli Piceno
Assistenti: Bercigli di Valdarno e Trovatelli di Pistoia, quarto ufficiale Valiante di Salerno
Reti: pt 30′ Marras; st 6′ Pacilli
Note: Serata calda, ma ventilata. Terreno in condizioni discrete. Spettatori 13680, incasso 142.882,50 euro. Ammoniti: Manfrin, Cazzola per gioco falloso Angoli 6-2 per il Lecce Recupero: pt 1′, st 4′
Il primo tempo finisce in parità. Ai punti qualcosa in più per l’Alessandria, che però perde, per il ritorno, il suo gigante, Cazzola, per un fallo a centrocampo anche evitabile, forse l’unica macchia in una partita enorme. Come si dovrebbe giocare sempre, e non solo nei playoff. Lo prendano da esempio tutti i compagni, anche Gonzalez, che fa un passo indietro,nonostante metta il piede per iniziare l’azione del vantaggio. Tatticamente l’atteggiamento può anche essere considerato giusto,ma nel ‘secondo tempo’, fra quattro giorni, qualcosa dovrà cambiare. Per andare in semifinale di squadra, anche senza Cazzola
LE SQUADRE
Pillon conferma la formazione che ha battuto la Casertana, insistendo con Nicco a sinistra, in difesa Sosa al fianco di Gozzi e ancora Manfrin preferito a Barlocco a sinistra. A centrocampo è Branca a far coppia con Cazzola. E, in attacco, sempre la coppia dei bomber Goznalez – Bocalon, con Evacuo che, dopo le prove insistite al campo Michelin, si accomoda in panchina. Anche il Lecce ha lo stesso undici che ha pareggiato con la Sambenedettese, con un solo ex grigio in campo, Ciancio, e Doumbia, in attacco, preferito a Torromino
LA PARTITA
La finale annunciata inizia con tutta l’Alessandria in cerchio vicino allo spicchio dove sono una dozzina di tifosi grigi. In mezzo ai suoi giocatori c’è Luca Di Masi. Perché la partita si gioca tutti insieme. Anche con il gruppetto di sostenitori, che sono la macchia di passione grigia nella bolgia giallorossa. Le due squadre si studiano nei primi 15′, il Lecce rinuncia anche a verticalizzare, e gioca più per vie orizzontali, come nella gestione Padalino, unica eccezione Doumbia, e il suo duello con Celjak è uno dei più vivaci e insistiti.In avvio l’arbitro grazia Sosa in un contrasto con Caturano. Al 2′ scivola Celjak, ma Doumbia calcia sul fondo. Al 12′ Gonzalez pesca Marras a destra, conclsone immediata e palla che passa un metro sull’incrocio. Ci provano Pacilli (17′) e Costa Ferreira (24′), ma fuori bersaglio, anche il tocco in mischia di Cosenza (27′) non impensierisce Vannucchi. Alla mezzora esatta l’Alessandria esce nel migliore dei modi dalla pressione dei salentini: Gonzalez suggerisce per Bocalon, Perucchini si oppone, ma Marras controlla e questa volta trova la traiettoria e l’angolino giusto. E’ un gol che sposta gli equilibri della gara dalla parte dei Grigi, che non si accontentano e potrebbero chiudere i conti al 43′, ma la conclusione di Nicco, libero di accentrarsi, è debole e parata.
Lecce che non ci sta, inizia la ripresa aggredendo e al 5′ Vannucchi si supera sul missile di Costa Ferreira deviato in angolo. Sugli sviluppi (6′) il pareggio del Lecce, viziato da un intervento falloso su Vannucchi, non rilevato dall’arbitro ben posizionato e Ciancio tocca per Pacilli che, con un diagonale, ristabilisce la parità. La risposta, immediata, dell’Alessandria è un destro di controbalzo di Cazzola dal limite, parato. E’ un Lecce più aggressivo, e la spinta maggiore viene da Pacilli: il suo cambio è poco comprensibile, Torromino è spento. C’è spazio anche per Marconi, ma non si nota quasi. Giocano di più i Grigi, ma le conclusioni latitano, anche quando Sestu, entrato nel finale, mette un paio di palloni interessanti. Il punteggio non cambia più e se un pareggio a Lecce, alla vigilia, poteva anche andare bene, la sensazione è che più dei padroni di casa è l’Alessandria a raccogliere qualcosa in meno