Sensibile: “La qualificazione si deciderà al ritorno. Meglio giocarlo al Moccagatta”
"Negli allenamenti vedo una intensità e una qualità come raramente ricordo"
"Negli allenamenti vedo una intensità e una qualità come raramente ricordo"
Giocare la seconda in casa? Per Pasquale Sensibile ha un valore altissimo. “Perché la partita dell’andata, mercoledì, non emetterà verdetti, di questo sono convinto, come sono convinto che la qualificazione si deciderà nel ritorno. Ecco perché ho la speranza, ma anche la sottile convinzione che il Moccagatta potrà tornare ad essere determinante. Come lo è stato storicamente e, anche, per gran parte di questa stagione. Nei confronti dei tifosi abbiamo assunto una posizione, che terremo fino alla fine. Non siamo, continuo a ripterlo, nelle condizioni di chiedere, ma solo di lavorare e convincere i tifosi con i comportamenti. Garantisco, a tutti, che qui, quotidianamente, si stanno facendo cose serie e si sta creando qualcosa di difficilmente definibile, ma molto accattivante” La doppia sfida con i salentini ha un sapore speciale per il ds dell’Alessandria, per storia familiare. “Papà è di Lecce, mamma di Lecco. Io sono nato a Lecco, ma il mio nome fa pensare ad origini meridionali. Al di là di queste premesse, che possono anche far sorridere, Lecce non è, per me, una città come tutte le altre e il fatto di tornare a giocare allo stadio di via del mare ha un sapore particolare pur non avendo avuto mai alcun ripo di rapporto con la società, al contrario di papà che lì ha iniziato come calciatore, è stato allenatore e anche responsabile del settore giovanile”. Papà Aldo che, però, mercoledì non ci sarà e, quindi, neppure in questi giorni può essere un ‘osservatore’ supplementare. “Mentre noi giocheremo l’andata, sarà al nord dai nipoti. Non abbiamo bisogno di indicazioni particolari”. Anche perché Sensibile ben conosce i prossimi avversari, come anche Pillon, le uniche due voci dalla fine della stagione regolare. “Una scelta che non è certo da considerare un ‘silenzio stampa’. Quando sono arrivato, il clima era diverso, la tensione alta, per questo si è preferuito mettersi al riparo da qualsiasi tipo di incomprensione e, più che alle parole, lasciare lo spazio ai fatti. I giocatori stanno facendo la loro parte: non certo perché si è superato il turno con la Casertana, e il nostro obiettivo non era arrivare ai quarti e neppure alla semifinale. Il nostro obiettivo è un altro e tutti sappiamo quale. I ragazzi stanno facendo la loro parte: la seduta di oggi, la seconda della giornata, è stata di una intensità e di una qualità che sinceramente non vedevo da moltissimo tempo”. Non ci sarà una partenza anticipata, come per Caserta. “Abbiamo deciso di stare a casa nostra il più possibile. Ci alleneremo fino a martedì mattina, una sedurta al giorno, domani e lunedì al pomeriggio, martedì, appunto, al mattino, poi pranzeremo e raggiungeremo Linate. Dovremo fare uno scalo, ma già in serata saremo in Puglia. mercoledì mattina risveglio muscolare e poi il match”. Con tre ex sul fronte Lecce: Ciancio, Marconi e Vitofrancesco. Avranno il dente avvelenato? ” “Il dente avvelenato può dipendere dal modo con cui ci si è congedati dalla società. E io non conosco così bene le storie dei singoli. Però, anche per i miei trascorsi da allenatore, posso dire che affrontare una ex squadra ha un sapore diverso rispetto alle altre gare. In questo momento, però, mi interessa che tutti i componenti della rosa vadano dentro la partita con la stessa convinzione di poter fare bene e con lo stesso coinvolgimento. Io sono molto contento di ciò che vedo ogni giorno, perché il quotidiano, per me, più di tutto determina il modo in cui si approcciano le partite. Sul risultato c’è, sempre, una componente aleatoria, ma noi ci stiamo preparando molto bene”