Addio Lega Pro, si torna alla C. Se si giocherà
Tagli delle risorse: se non ci saranno modifiche, il campionato 2017 - 18 non partirà
Tagli delle risorse: se non ci saranno modifiche, il campionato 2017 - 18 non partirà
E’ stata serie C per decenni. In un periodo divisa in due tronconi, C1 e C2, poi Mario Macalli, per emulare, forse, il calcio inglese, aveva deciso di cambiare nome, scegliendo Lega Pro, di ispirazione anglosassone, anche per sottolineare che è calcio professionistico, nome più austero di “terza serie”. L’assemblea di Lega, a Firenze anche per i sorteggi dei quarti di finale dei playoff, all’unanimità ha deciso il ritorno all’antico, già annunciato dal presidente Gabriele Gravina, che ora diventa certezza per volontà di tutti i club. E, in fondo, si è continuato a parlare, e scrivere, di serie C. “Siamo nati come Serie C – così Gravina- e, in particolare, siamo identificati da tifosi ed appassionati con il nome originario, che è identità”. Serie C che, però, anche con la denomiazione ritrovata, rischia di non iniziare: uno degli argomenti discussi in assemblea. “Inaccettabile” l’ennesimo taglio risorse. Per questo è stato deliberato all’unanimità di sospendere qualsiasi attività agonistica della stagione 2017-2018 “se non dovessero essere definite linee guida e progetti di prospettiva del sistema calcio, che rispetti il grande impegno e sacrificio da parte di tutti i club della Lega Pro per assicurarle migliori condizioni di sostenibilità”