Il mondo del calcio piange Stefano Farina
L'ex arbitro è scomparso all'improvviso all'età di 54 anni
L'ex arbitro è scomparso all'improvviso all'età di 54 anni
Sezione di Novi Ligure dell’Associazione italiana arbitri già listata a lutto per la morte dell’ex arbitro internazionale Stefano Farina, originario di Ovada, ma dal 1979 (inizio della sua carriera di arbitro) iscritto alla sezione Aia locale, che non aveva lasciato nemmeno dopo il matrimonio, quando aveva trasferito la residenza a Roma.
È stato stroncato a soli 54 anni da una malattia incurabile alla quale aveva tentato di opporsi con la sua grande determinazione, ma a nulla sono servite le due operazioni chirurgiche alle quali era stato sottoposto.
La morte di Farina, che sino a questa mattina era il responsabile della Can B, lascia sgomento il mondo del calcio italiano e internazionale e sotto shock quello della provincia di Alessandria. Aveva meritato e ricevuto tutti i premi più prestigiosi annualmente assegnati agli sportivi locali ed era considerato un vanto, non tanto per quello che le cifre indicano della sua carriera, ma per i valori che incarnava e per l’impegno che profondeva per migliorare la categoria arbitrale.
Ha debuttato in Serie A nel gennaio del 1995, dirigendo complessivamente 236 gare della massima serie e 117 di Serie B. Ha diretto due finali di Supercoppa Italiana e la finale di Supercoppa Europea del 2006. È stato arbitro internazionale dal 2001 al 2007, poi osservatore Uefa, rappresentante degli arbitri in attività, responsabile della Can D, della Can Pro e, da due anni, della Can B.
Alla sezione Aia di Novi Ligure il presidente onorario Mario Pastorello non riesce nemmeno a parlare e, tra un singhiozzo e l’altro, dice: “Se n’è andato un grande arbitro, un amico, un uomo stupendo. Sono orgoglioso di averlo conosciuto e di essere stato il suo presidente di sezione, di aver capito quanto era bravo e onesto”.
Sul sito dell’Aia il presidente nazionale Marcello Nicchi lo saluta con commoventi parole: “Caro Stefano, la tua partita, quella più importante, si è chiusa in un modo inaspettato, prematuramente, senza darti l’opportunità di concederti il recupero. Ti voglio, ti vogliamo ricordare, così come ti abbiamo conosciuto: un professionista meticoloso, un grande arbitro ed un grandissimo dirigente, maestro formatore. Un padre, un marito e un amico, esemplare. La tua famiglia, e quella arbitrale, perdono un punto di riferimento. Il mondo del calcio perde un grande uomo di sport. Ciao Principe”.