Il campionato dei troppi perché senza risposta
Il primato più lungo, i due capocannonieri con 40 reti in due. Ma in B c'è la Cremonese
Il primato più lungo, i due capocannonieri con 40 reti in due. Ma in B c'è la Cremonese
Adesso bisognerà parlare di playoff. Adesso la ‘tregua’, in cui la parola peggiore per Alessandria era stata messa al bando dal nuovo ds Pasquale Sensibile, è finita. Come è finito il sogno degli irriducibili ottimisti, o illusi, e si è esaurita la timida speranza dei possibilisti. Alla prima categoria si era iscritto anche Bepi Pillon, al quale è inutile chiedere come si spiega che a festeggiare sia una squadra che è stata anche 14 punti distante dell’Alessandria. Una idea il nuovo allenatore se l’è fatta, ma non è lui a dover rispondere al quesito che, ora, devasta la testa e il cuore del popolo grigio. Uno dei molti quesiti, perché questa squadra è diventata, nel girone di ritorno, la collezionista di record negativi che devono avere una motivazione almeno plausibile, se non potrà essere anche accettabile. L’Alessandria ha i due capocannonieri del campionato, Gonzalez e Bocalon, ciascuno con 20 reti, il secondo senza rigori. Ma in B va la Cremonese. La Cremonese è stata anche a 14 punti dai Grigi, e sembrava che le vere antagoniste potessero essere Livorno ed Arezzo. Ma in B va la squadra di Tesser. L’Alessandria è stata capolista per 36 giornate su 38 e ha fatto più punti dei grigiorossi con tutte le altre ad eccezione, purtroppo, che contro la Cremonese. Che va in B e i Grigi giocano i playoff, 28 squadre per un solo posto. Cosa è accaduto? Braglia non riusciva più a gestire la squadra, perché c’era rottura con i giocatori? Chi era al campo, soprattutto il ds, avrebbe dovuto accorgersene e, se ne è accorto, parlare. In tutti e due i soci sollecitare un interevento: gravi entrambe le mancanze. E, nel silenzio del ds, avrebbero dovuto farsi sentire i giocatori, almeno i più esperti, che in questa rosa abbondano, anche se esperienza non è sempre sinonimo di personalità: un campionato si vince anche con decisioni drastiche, prese, però, al momento giusto. Non è accaduto, e la Cremonese va in B. La squadra è andata in affanno fisico? Anche gli uomini di Tesser giocano male e fanno una fatica enorme, ma i risultati riescono a gestirli e a recuperarli. E, adesso, sono in B. Prima di preparare i playoff, e giocarli, sarebbe auspicabile rispondere a questi perché. Potrebbe servire a tutti, soprattutto a chi va in campo. I silenzi interminabili, come quelli del dopo Foggia, servono a nulla. Fanno solo male