Cessione Ilva, i commissari rinviano ancora la scelta della cordata
L’ennesimo rinvio della scelta su quale delle due cordate che hanno presentato offerte vincolanti cedere gli stabilimenti dell’Ilva, compreso quello di Novi Ligure, sta seriamente preoccupando i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali.
La conclusione dell’istruttoria delle offerte, che avrebbe dovuto concludersi il 6 aprile, trenta giorni dopo la presentazione da parte di Am Investco Italy (cordata composta da Arcelor Mittal, gruppo Marcegaglia e, in caso di vittoria prenderà a bordo anche Intesa San Paolo) e AcciaItalia (JSW Steel, Cassa Depositi e Prestiti, gruppo Arvedi e l’holding lussemburghese del gruppo Luxottica, DelFin), è stata infatti posticipata a metà maggio.
A stupire i lavoratori e i sindacalisti è anche l’annuncio che Enrico Laghi, uno dei tre commissari straordinari dell’azienda che non hanno ancora trovato il tempo per concludere l’istruttoria nei tempi da loro stessi annunciati, è stato inserito nella triade dei commissari dell’Alitalia, da ieri in amministrazione controllata.
Anche a Novi Ligure c’è esasperazione per il protrarsi dell’amministrazione controllata e il sindacalista della Fim Cisl, Moreno Vacchina, componente della rsu dello stabilimento, ammette: “Stiamo raschiando il fondo del barile. Per far arrivare i pezzi di ricambio per effettuare la manutenzione ordinaria ci vogliono dei tempi biblici e finché riusciamo ad evitare la fermata degli impianti possiamo ritenerci soddisfatti, ma non tranquilli”.
Tutti i particolari sul caso Ilva nell’edizione di venerdì de ‘Il Piccolo’.