Azzardo, 3.450 alessandrini soffrono di grave dipendenza
La testimonianza di alcuni giocatori e un gruppo per provare a uscirne
La testimonianza di alcuni giocatori e un gruppo per provare a uscirne
Non è facile ammettere di soffrire di una dipendenza. Men che meno quando si è consapevoli di mettere a rischio tutto, dalla famiglia al lavoro, fino alle amicizie. Eppure, il fenomeno della ludopatia, che colpisce chi non riesce a fare a meno della febbre del gioco, appare in vertiginoso aumento: basti pensare che, solo nella nostra provincia, sono 3.450 i soggetti che lottano ogni giorno contro questo ‘demone’, e addirittura 14mila gli individui a rischio.
Persone che non vanno lasciate sole e che, con l’aiuto dell’Associazione Libera e del Servizio dipendenze dell’Asl Alessandria, sanno di avere tanti amici in più: da otto anni a questa parte, infatti, esiste un gruppo di auto-mutuo aiuto costituito da ex giocatori che ogni settimana organizza incontri per «parlare di noi, delle nostre storie e dei nostri problemi – racconta il più anziano degli oltre trenta membri, che ha 73 anni – Non tutti sanno, infatti, che oltre ai danni finanziari e dei problemi di interazione con la famiglia, gli amici e i colleghi di lavoro, la dipendenza da gioco d’azzardo compulsivo può arrecare pesanti danni psicofisici. E io stesso ne sono la testimonianza».
Proprio stasera, eccezionalmente nel salone del Centro Don Bosco (ore 20), si terrà una riunione. Mentre venerdì, al liceo classico ‘Plana’, incontro pubblico con gli studenti delle scuole alessandrine per parlare dei rischi collegati al gioco.